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De Laurentiis: "Per il mio compleanno voglio regalare a me e ai tifosi una punta da più di 20 gol"

Il presidente annuncia di voler festeggiare il compleanno con un cadeau non da poco

 Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis festeggia oggi i suoi 61 anni e annuncia, ai microfoni di Radio Marte, di volersi fare un bel regalo, in vista della prossima stagione: "Che regalo mi farei? Più che a me, ai tifosi del Napoli. Vorrei una prima punta da 20 gol, non faccio nomi: non è così semplice, bisogna anche ambientarsi. Non è detto che se Milito si trasferisce al Real Madrid, faccia benissimo come nell'Inter. Noi abbiamo tanti giocatori che segnano, questo è importante. Gilardino, Pazzini, Balotelli? Ripeto, abbiamo una base da cui partire. Io e Mazzarri siamo d'accordo, annunciare dei nomi ad effetto non serve a nulla. Sono dei grandi giocatori, tutti li vorrebbero. Toni? Mi sta simpaticissimo, la città di Napoli potrebbe essere come una grande mamma per lui. Potrebbe essere una bella immagine, ma da qui a dire che c'è un accordo, ce ne passa. Non cerco la meteora, il grande splash. Può venire chiunque se rientra nei conti economici del club, ma deve rientrare nel progetto. I tifosi mi chiedono sempre gli acquisti, ma qui si fa presto a sfasciare. Credo nei valori dei nostri calciatori e del nostro allenatore. A noi manca soltanto un pezzo, devo trovare qualcuno che cresca nel Napoli così come è successo ad Hamsik, Lavezzi e Gargano. Il giorno che noi avremmo trovato una punta da doppia cifra, avremo una differenza ulteriore positiva. Non possiamo cambiare sempre tutto, dobbiamo andare avanti con cautela. Mazzarri non vuole tanti giocatori che creano problemi nella gestione dello spogliatoio. Adesso abbiamo una priorità assoluta, quella di sfoltire l'organico. Dobbiamo seguire le impostazioni di Mazzarri per crescere ancora. Lui vuole 22 giocatori più 3 delle giovanili, gli altri dobbiamo venderli. Torneranno giocatori di valore, ma non tutti hanno le caratteristiche utili a Mazzarri, ma potrebbero funzionare in altre squadre. Abbiamo diverse richieste da valutare, qualcuno andrà via in prestito, altri saranno ceduti. Adesso siamo nel secondo quinquennio, dobbiamo crescere con calma senza mai dimenticare il bilancio che è fondamentale. L'Inter ci ha messo 45 anni per riconquistare la Champions, pensate che io sto qui da appena 6 anni e se cambiano le regole, ci divertiremo tantissimo".

Il numero uno partenopeo affronta anche altri aspetti, oltre al mercato: "La sede del ritiro? La sto studiando, avrei voluto una casa del Napoli per i prossimi anni, ma non ho trovato una soluzione che mi convince al 100%, quindi risolviamo il problema solo per la prossima stagione. Presto completeremo anche l'assetto societario, io e Chiavelli stiamo ancora lavorando. Non vogliamo sbagliare nulla, facciamo tante riunioni. Devo risolvere anche la questione stadio, ho sempre avuto la collaborazione del Comune, ma il San Paolo è un impianto vecchio e sono stati fatti degli errori nel 1990 per i Mondiali. Dobbiamo trovare la quadratura del cerchio".

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