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De Sanctis: "Pensiamo a raggiungere matematicamente il terzo posto"

Il portiere del Napoli ha parlato in conferenza stampa

Morgan De Sanctis ha parlato quest'oggi in conferenza stampa. Ecco quanto evidenzia Radio Marte: “E’ matematico il quarto posto, ma a noi interessa il terzo per evitare i preliminari. Servono ancora due punti. I preliminari sono insidiosi, affronti squadre di un certo livello. La Samp, ad esempio, ha perso con il Werder Brema. E’ fondamentale conquistare questi punticini, proveremo a chiudere il discorso già domenica. Il risultato è straordinario, la squadra ha superato le più rosee previsioni, siamo arrivati davanti a Roma e Juventus che spendono molto di noi, superate anche Genoa, Fiorentina e Palermo che sono molto attrezzate. Ora dobbiamo soltanto completare l’opera, la società sta crescendo molto a livello organizzativo, stiamo diventando importanti e dobbiamo raggiungere un certo tipo di livello. Partecipare sempre alle competizioni europee, quali esse siano, sarà fondamentale. Il segreto? Abbiamo grandi giocatori e sono anche i più giovani, questa è la dimostrazione che la squadra è forte. Hanno funzionato tutte le componenti, i tifosi, lo staff, la società. Sicuramente abbiamo sempre cercato il risultato pieno e tante volte abbiamo avuto ragione. Ricordo i gol all’ultimo minuto e i tanti successi in trasferta”. Le voci di mercato stanno tenendo banco: “All’interno della squadra, siamo assolutamente concentrati, dobbiamo ancora definire il nostro campionato, non è arrivato il momento di festeggiare. Non sono uno sprovveduto, leggo e sento determinate situazioni che riguardano i nostri campioni e l’allenatore, vedremo come andrà finire. Certo queste cose possono offuscare un po’ quello che abbiamo fatto, ma questo riguarda l’ambiente, non tanto noi. Può essere un piccolo rammarico, ma andiamo avanti. La squadra per la Champions? Per competere a certi livelli, bisogna fare in modo che la formazione sia strutturata per stare su più competizioni e farla bene. Sicuramente non potremo fare soltanto un’apparizione, dobbiamo portare in alto il nome della città. Da grandi doveri, derivano grandi responsabilità. Io comunque sono un giocatore e il mio obiettivo è andare in Champions, ad altre cose ci penseranno società e allenatore. Sono fiducioso, i margini di manovra sono tanti. Il presidente può tenere i giocatori più forti e comprarne altri. Mi piace far parte di questa realtà, sono tranquillo, il Napoli si rinforzerà. De Laurentiis è un presidente serio, gestisce bene la società, magari non è come Berlusconi, Moratti e Sensi. Non è un benefattore, ma ci sono i margini affinché i giocatori restino a Napoli e aprano un ciclo. Ovviamente non dimentichiamo mai che siamo dei professionisti ed è giusto che si facciano delle valutazioni. Il futuro sarà azzurro, azzurrissimo. E’ andato via Quagliarella, è arrivato Cavani, quindi non sono preoccupato di niente. All’Udinese c’erano dei paletti, qua – invece – no. La mia unica preoccupazione è il traguardo matematico. Non strumentalizziamo le varie situazioni. Chi vorrei affrontare? Saremo in quarta fascia, quindi avremo tante avversarie di livello. Forse mi piacerebbe giocare contro il Manchester United, ci sarà tempo per pensare a questo. Mazzarri? L’auspicio mio e di tutto lo spogliatoio è che possa restare con noi. Il presidente mi ha sempre rassicurato sulla questione, quindi credo a lui. Vivo il Mazzarri sul campo, ho questo privilegio e me lo godo durante la settimana. E’ diretto e genuino, a volte questa cosa è gli si ritorce contro. Non è cambiato, è concentrato sul lavoro. Se il suo futuro influirà sui giocatori? Eventualmente ne parliamo quando va via, mi attengo alle parole del presidente che ci ha rassicurato su Mazzarri. Anche Bigon è convinto che resterà qui. Comunque non credo che saremo condizionati da questo, o quanto meglio non è il mio caso. La mia sensazione? Rimane a Napoli. Il mio futuro? Ho 34 anni e altri due anni di contratto, conosco bene i meccanismi dell’ambiente, non posso promettere di chiudere la carriera a Napoli, posso soltanto dire che finché sarò qui mi comporterò da serio professionista”. Il momento decisivo della stagione è “stata la vittoria con la Lazio. Abbiamo sentito vicino anche altro, poi due sconfitte hanno modificato la nostra prospettiva. L’Udinese non ha rubato niente a Napoli, anche se poi a perso sempre. In quel momento lottavamo per qualcosa d’importante, non abbiamo ciccato la prestazione. La soddisfazione prevale sul rimpianto, ora concentriamoci sul traguardo matematico. Anche la mia stagione è stata positiva, ho centrato anche il record d’imbattibilità. Cosa vorrei raggiungere? Alzare una Coppa con il Napoli sarebbe bello. Mi piacerebbe la Coppa Italia, forse questo è il rammarico. Siamo stati eliminati ai rigori e non abbiamo concretizzato la partita con l’Inter. Siamo stati tutti bravi. Il secondo posto? Sarà assolutamente indispensabile vincere lo scontro diretto con l’Inter e sperare che loro incappino in un pari nelle ultime due in casa”. Potrebbe arrivare un portiere giovane: “Me ne piacciono tanti, ma parlo di chi sta qua, Iezzo, Gianello e Sepe. Sono stati compagni d’avventura importanti, ce ne sono altri forti come Handanovic, Muslera, ma quelle sono altre situazioni”.

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