De Laurentiis conferma l'offerta del Valencia per Ruiz
Ma il presidente considera il difensore spagnolo incedibile, soprattutto in virtù dell'infortunio di Britos
Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenzia Napoli Today: "Il modello Barcellona? Tutto molto bello, qui c’è l’evoluzione. Ma noi possiamo fare altrettanto. Il Barcellona ha i trofei, ma il Napoli ha la sua storia, che poi è anche storia del calcio. E quando dico che un giorno noi vorremmo essere come loro, non esagero. Io credo che anche Napoli abbia le potenzialità per diventare una potenza. Nel nostro piccolo, in sette anni, qualcosa abbiamo fatto. Ma io in testa ho talmente tante idee. Io so di avere tifosi impagabili, e a loro dico di non farsi condizionare dal 5-0 del Gamper. I numeri sono giganteschi, però quest’anno il Barcellona sarà costretto a chiudere con un lieve passivo; noi, e credo sia un merito, riusciamo a definire il bilancio in attivo. Ciò non significa che siamo più bravi, ci mancherebbe: ma che siamo attenti al nostro processo di crescita. I risultati vanno letti a tutto campo, anche e soprattutto dal punto di vista finanziario: perché i conti garantiscono il futuro della società. La sconfitta di lunedì non mi allarma, anzi ai ragazzi ho detto di stare tranquilli e di far coraggio a Britos: pure il Real Madrid ne prese cinque, in gara vera. E allora, filosoficamente, possiamo già sentirci al livello dei blancos. Guardo avanti, consapevole della consistenza della squadra e di Mazzarri. Ho fiducia in lui, nel suo metodo, nelle sue scelte. Sul mercato non torneremo, perché in organico abbiamo Victor Ruiz, che ci avrebbero pagato più di quanto c’è costato. E ciò dimostra una volta di più la bontà dei nostri investimenti. Sui giovani ci abbiamo sempre creduto, è stata la nostra filosofia, e lo dimostra l’organico: continueremo su questo solco, scrutando orizzonti sempre più ampi. La tentazione di fare un museo anche a Napoli è forte, perché la storia di Maradona su tutti, poi quella di Sivori, quella di Zoff, quella di Careca, quella di Krol, è lì che parla. Sarebbe bello innovare, avvicinando, che so, un eventuale museo del Napoli alle accattivanti creazioni degli Universal Studios di Los Angeles, con scene dei campioni che hanno vestito la nostra maglia ad abbracciare, a travolgere i visitatori, un po’ come accade negli Usa. Noi non ci fermiamo e la mia presenza qui ne è testimonianza. Ora mi rimetto in viaggio, vado al sorteggio Champions a Montecarlo, dove spero che l’urna mi regali il Bayern Monaco o una inglese. Frequentando le grandi, si matura più in fretta. E io voglio fare del Napoli, ma con il giudizio che serve, un nuovo Barcellona. Noi, come loro, abbiamo la forza dell’amore della gente".