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Sabato, 20 Aprile 2024
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De Laurentiis: "Chi resta e chi parte lo decido io"

Il presidente del Napoli risponde in maniera decisa alle voci di calciomercato sui gioielli azzurri

Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di Radio Marte: “Noi italiani siamo famosi per schierarci sempre con chi vince. Anche io all’inizio m’inquietavo quando vedevo giornalisti napoletani che tifavano per le squadre del Nord. Quando sono arrivato, i bambini giocavano a calcio con le maglie delle altre squadre, magari molti si sono affezionati ad altre squadre nei dieci anni che il Napoli non ha vinto. Non ci faccio caso, ma non facciamoci condizionare".

"Che colpe volete dare a Mazzarri? Con la sconfitta dell’Olimpico c’entra poco, ha messo in campo la migliore formazione possibile. Se non si capisce che giochiamo sfruttando le fasce laterali e non avendo né Zuniga, né Maggio, è chiaro che ci siamo snaturati. Mazzarri ha fatto benissimo e abbiamo rischiato di vincere o di pareggiare. Il rigore su Pandev era netto. Cana interviene sul macedone e l’arbitro Mazzoleni non è intervenuto. De Sanctis è stato disturbato dal raggio laser della curva Nord, ma non voglio metterlo nel conto degli alibi. Il fuorigioco di Cavani non c’è, lo tiene in gioco Biava. Era netto proprio come il rigore della Lazio, Britos fa quell’intervento perché non gli rimane che dare una spallata dopo il pallone perso da Inler. Non è responsabile lui di quel rigore. Non è nemmeno giusto criticare un giocatore che è stato fuori tutto un anno, magari ha anche paura a mettere il piede. Le certezze non si ritrovano subito. E’ stato massacrato, si incide negativamente sul morale di questi giocatori che sono dei ragazzi. Non faccio sconti a nessuno, mi sembra che si dicano un mare di cose senza senso: la Champions League ci ha tolto lo smalto e altre cose. Non è vero, questo è il gioco del calcio, è capitato anche al Milan. Non possiamo avere 50 giocatori a disposizione. Ho sempre parlato in buona fede e in maniera obiettiva, mi fa piacere che anche Platini si renda conto delle mie battaglie sull’Europe League. E’ una fatica enorme, una distrazione eccessiva senza il giusto rendiconto. Decido io chi rimane e chi parte. Sento dire che la Champions a più squadre perde fascino, ma non è vero. Chi l’ha detto che non ha fascino, dipende da come si organizza la formula. Chiedo a Platini di anticipare la nuova Champions League, non aspettiamo oltre, sarebbe importante anticiparlo di un anno e portare più soldi nelle casse di tutti”.

Mazzarri ha fatto un appello ai tifosi: “Nel calcio può capitare di tutto, dalla prossima settimana torna Zuniga e avremo la rosa a disposizione. Dico ai calciatori di non farsi influenzare dai media, voi non siete sgonfi. La condizione psicologica dipende soltanto da voi, la condizione fisica sarà perfetta grazie al nostro staff tecnico. Non facciamoci fare il biscotto da nessuno. Le difficoltà ce le abbiamo noi come la Lazio, l’Udinese, la Roma. La Juve va come un treno spinto verso obiettivi, ma è normale. Non hanno avuto altri impegni. Noi abbiamo dalla nostra parte il fatto di aver rispettato le regole del fair play. In qualche cosa siamo vincenti, non ho nulla da rimproverare a Mazzarri, ai miei tifosi che hanno accompagnato la squadra dimostrando una grande maturità sia all’estero che in Italia. Saranno all’altezza anche per la bellissima finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico. Il Viminale sta studiando tutte le misure, non mi permetto di mettere bocca, ha una grande responsabilità. Io rappresento i desideri della mia gente. Ci sono un milione e duecentomila persone che hanno frequentato lo stadio e solo trecentomila hanno la tessera del tifoso. Mi devo preoccupare anche degli altri novecentomila. Capisco che deve essere una festa, ci saranno gli occhi di tutti su questa manifestazione. Ci sarà anche Napolitano. La manifestazione deve essere all’insegna dello sport e dell’amicizia. Il rispetto tra due tifoserie deve essere massimo. E’ un fattore importante, poi vedremo che cosa accadrà. Se la Juve dovesse vincere lo scudetto, ci sarebbe anche la famosa partita a Pechino sempre tra queste due squadre. Tra Napoli e Juve c’è una continuità assoluta sin da quando siamo ripartiti. Mi sembra che ci sia una specie di gemellaggio sul piano dei vari incontri.

"Le parole di Marino? L’Atalanta è una squadra estremamente complicata perché il -6 tradisce il reale valore della classifica. Ci sono delle identità all’interno della squadra come Cigarini e Denis che vogliono dimostrare che io mi sono sbagliato. Non è così, l’ho già spiegato. Denis è una prima punta tradizionale, se non gioca sempre, non entra psicologicamente in quella dimensione giusta per diventare un cannoniere. Il Napoli deve avere una moltitudine di persone che possano segnare. Tra me e Mazzarri non c’è divergenza. Non ho detto che devono giocare i giovani e non i meno giovani. Io farei come in Spagna: una serie A e una serie B con i secondi club. Così i talenti non resterebbero all’asciutto. Se avessi avuto il Napoli B, Insigne starebbe da noi e si alternerebbe nelle due squadre. La sua maturità sarebbe stata avvantaggiata. La Primavera ha fatto il suo tempo, si può diminuire ancora l’età. I diciottenni e i diciannovenni potrebbero avere maggiore esperienza. Non ce l’avevo con Mazzarri. Se dall’inizio dell’anno, i quattro centrocampisti diventano tre perché Donadel si è dovuto operare posso andare in difficoltà, così come è successo senza gli esterni, è chiaro che Mazzarri deve ridisegnare la squadra. Sento dire troppe cose inesatte e ingiuste. Evidentemente è lo spirito delle squadre del Nord. Possiamo sbagliare pure noi, mica siamo Dio? Siamo qui a prenderci le nostre responsabilità. Difendiamo a faccia e onesta i colori azzurri che non tradiremo mai. Io ho il sangue blu nelle vene. Smettiamola con questa capacità distruttiva, non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo soltanto soffiare nell’animo dei nostri calciatori che un domani potrebbero pure non appartenere più al Napoli, ma in questo momento facciamoli sentire napoletani. Devono sentire il nostro fiato sul collo, il nostro amore. Questo discorso vale ancora per i nostri calciatori”.

 

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