Il presidente del Frosinone risponde a ADL: "Ridurre le risorse a club come il Napoli"

Scontro a distanza tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ed il patron del Frosinone Maurizio Stirpe.

De Laurentiis aveva preso i laziali ad esempio per una sua riflessione sulla Serie A affidata alle pagine del New York Times: "Che ci fa il Frosinone in Serie A? Non attira spettatori – erano state le parole di De Laurentiis – Club come il Frosinone non attirano fan, né interesse, né emittenti nel campionato. Arrivano, non cercano di competere e tornano indietro. Se non possono competere, se finiscono ultimi, dovrebbero pagare una multa e non dovrebbero ricevere denaro".

De Laurentiis e le sue parole al New York Times

La dura risposta del Frosinone

La risposta del Frosinone, attraverso il proprio numero uno, non si è fatta attendere. Quelle del presidente del Napoli sembrano "dichiarazioni di una persona che ha la sindrome di Napoleone", ha dichiarato a TuttoMercatoWeb Maurizio Stirpe, che prosegue: "Nella vita ancora prima che nel calcio serve rispetto, e io qua non ne vedo. Io i soldi nel calcio li ho sempre investiti, con quelli che ho ricavato dai diritti tv ci ho costruito uno stadio nuovo. Cosa che De Laurentiis non mi sembra abbia ancora fatto".

"Il perché di un'uscita del genere? Non lo so, ma ci vedo solo una mancanza di rispetto da parte di gente cafona. E poi mi permetto di dire che non voglio neanche accettare consigli da chi non ha vinto praticamente niente negli ultimi anni". Secondo Stirpe, "le uniche modifiche che il calcio italiano deve fare sono quelle che devono prendere come punto di riferimento il calcio inglese, tedesco o francese. Non come capita in Italia dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri". E poi l'attacco: "Bisognerebbe ridurre le risorse assegnate a squadre come il Napoli ed aumentare quelle da assegnare a squadre come il Frosinone".