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De Laurentiis: "Mazzarri potrebbe cambiare ruolo in società e fare il dirigente"

Il presidente del Napoli, premiato a Milano con l'UK–ITALY Business Awards, ha parlato ai microfoni di Sky Sport di presente e futuro della squadra azzurra

Aurelio De Laurentiis è stato premiato nel tardo pomeriggio di oggi al Palazzo della Borsa di Milano con l'UK–ITALY Business Awards. Il presidente azzurro, a margine della manifestazione ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport 24. Ecco quanto raccolto da Gazzetta.it ed evidenziato da Napoli Today:

CHAMPIONS - CAMPIONATO: "Contro il Chelsea sarà grande spettacolo. Io voglio vincere sempre anche se è impossibile. Ma se devo scegliere tra battere il Chelsea e giocare la Champions l'anno prossimo, scelgo la seconda".

MAZZARRI - "Resterà con noi, la priorità non è il suo contratto ma il campionato e la Champions. Comunque abbiamo parlato spesso del suo futuro, non gli dispiacerebbe fare il manager. Se accadesse, allora decideremmo con lui come divertirci a trovare l'allenatore più giusto, più corretto per esprimere una continuità col suo gioco".

VARGAS - "Vargas va valutato per quello che ha fatto in Cile. Qui ha bisogno di tempo per adattarsi, deve imparare la lingua. È un giocatore di grande valore ma non conosce ancora i nomi dei compagni, il calcio che esprime la nostra squadra. Lo facciamo giocare a nostro rischio e pericolo per non creargli problemi psicologici, è un ragazzo di appena 22 anni, che non conosce la lingua e bisogna avere pazienza. Lasciare in panchina gente come Hamsik, Cavani o Lavezzi, poi, non è possibile e dobbiamo far giocare Vargas con le dovute cautele e nel rispetto di coloro i quali si sono inseriti alla perfezione nel nostro gioco e lottano assieme a noi per dare soddisfazioni ai tifosi. Noi pensiamo a tempi medio-lunghi, non facciamo un mercato di emergenza perchè abbiamo infortunati o perchè la squadra non gira".

INSIGNE - "Auguro al Pescara di andare in Serie A. E se dovesse succedere è bene che ragazzi come Insigne e Immobile continuino con Zeman almeno un anno, lì giocheranno sempre, da noi uno come Insigne giocherebbe meno e allora perchè sacrificare la crescita di un campione? Non voglio bruciargli la carriera egoisticamente, fra due anni ne riparliamo e ce lo riportiamo qui. Napoli è casa sua ma prima deve acquisire la certezza e la sicurezza che sono importantissime per affrontare la Champions, l'Europa League o il campionato".

PRESIDENZA NAPOLI - "Il calcio per me, lavorativamente, è stata una seconda giovinezza, ma ho trovato un mondo galleggiante su un passato che nessuno vuole abbandonare, non si lascia spazio nei ruoli importanti ai giovanissimi. Se mio figlio mi chiedesse di lasciargli il mio posto lo farei. Ma facendo un bilancio non ho nessun rimpianto per aver perso molti film che non ho potuto realizzarere negli ultimi 8 anni perchè la concentrazione sul calcio è stata totale".

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