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De Laurentiis: "Sono sempre stato un estimatore di Italiano. Futuro? Niente decisioni affrettate"

Il presidente del Napoli ha parlato a margine della finale di Coppa Italia giocata all'Olimpico di Roma

"Il Napoli del futuro? Bisogna lavorare. Io ho sempre lavorato, raramente ho fatto degli errori. Bisogna avere calma, sangue freddo, non farsi prendere la mano da decisioni affrettate. Io so di avere una squadra forte, quindi già partiamo con il piede giusto e vediamo di appropinquiarci all'inizio del prossimo campionato nella maniera più giusta". Così Aurelio De Laurentiis, a margine della finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina giocata allo stadio Olimpico di Roma, ha parlato del futuro azzurro ai microfoni di Sportmediaset.

La stima per Italiano

Il numero uno del club partenopeo ha parlato anche di Vincenzo Italiano, uno dei nomi accostati con insistenza alla panchina azzurra in caso di addio di Luciano Spalletti: "Sono sempre stato un estimatore di Italiano, tant'è che quando mi ha battuto qualche anno fa andai nello spogliatoio a complimentarmi con lui. Mi ricordo che alcuni del calcio Napoli mi dissero: 'ma come, si va a complimentare con Italiano, ma non si fa?'. Come non si fa? Onore al merito! Se Italiano è già pronto per una grande? La Fiorentina è già una grande. In Italia purtroppo si tende a pensare che soltanto 4 o 5 squadre siano le grandi e le altre sorelle minori. Ma non è vero. La Fiorentina ha una grande tradizione e una grande tifoseria. E poi il cibo napoletano è number one, il cibo toscano number two".

La festa scudetto del 4 giugno

"Quella del 4 giugno sarà la festa di tutti, che io ho deciso di fare allo stadio perchè bisogna anche premiare i tifosi che seguono il Napoli per tutto l'anno con grande sacrificio, anche perchè non c'erano i tempi per farlo in altro modo per questioni di sicurezza. Alle 19.00, quindi, ci sarà la partita, poi a seguire la premiazione e una lunga diretta di tante ore sulla Rai, con uno spettacolo che speriamo sia di grande gradimento per tutto il popolo napoletano ed italiano. Poi poichè avremo la Rai che si propaga nel mondo in tanti altri territori, e ci connetteremo anche con Espn e Cbs, sarà anche uno spot nel mondo per l'Italia e la Campania", ha aggiunto De Laurentiis parlando della festa scudetto di fine campionato. 

Il futuro del calcio italiano

"Rinascimento del calcio italiano? Auguriamocelo. Secondo me bisogna cambiare il calcio in Italia e anche in Europa, perchè il calcio è un gioco antico, che forse si è un po' invecchiato, perchè le istituzioni non hanno tanto la voglia di cambiare, perchè farlo è sempre pericoloso. Se uno non ha una vision precisa, ha paura di sbagliare. Ed allora è più facile star seduti al calduccio, non cambiare nulla e andare avanti così. Io non sono dello stesso avviso, mi piacerebbe che il calcio prendesse un'altra strada e soprattutto si rivolgesse al mondo dei giovani, distrattissimi dai videogame", ha concluso il presidente del Napoli. 

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