"Prevedevo che sarebbe stata una grandissima stagione, perchè quando tu hai da troppo tempo gli stessi giocatori, anche se sono bravissimi, diventano un po' demotivati. Invece i nuovi che abbiamo individuato, con una grande ricerca di scouting, si sono dimostrati subito affidabili e soprattutto, quello che a me piace, è che non è il Napoli del singolo, di due o tre singoli, ma è un Napoli che vale come gruppo. Sono 14 anni che noi cavalchiamo l'Europa e credo che siamo l'unica squadra italiana. E' anche stato bello inventarci i Cavani, i Lavezzi, gli Higuain, e il fatto che abbiamo trovato già da qualche anno Osimhen, affiancandogli poi Kvaratskhelia, Kim e tanta di quella gente a centrocampo come Anguissa. Secondo me questo è un Napoli che per tanto tempo può dire la sua". Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato nel corso di una lunga intervista rilasciata a Tnt Sports Mexico. 

L'eredità di Maradona

"Maradona è molto importante per i napoletani, ci ha lasciato una grande eredità, che credo questa squadra stia raccogliendo. Questo è molto bello perchè finalmente potrà restituire al popolo napoletano quello che sta aspettando da troppo tempo". 

Osimhen, Kvaratskhelia ed i gioielli azzurri

"Io sono molto bravo a fare i contratti. Quando vengono da me sono bloccati, quindi non sarà difficile trattenerli. Però mai dire mai, perché delle volte ci sono delle offerte che sono tali da non poter rinunciare di accettarle. Quindi non si sa mai, ma secondo me noi li vedremo ancora brillare per molto tempo".

Lozano

"A me piace molto, sta giocando e gioca quasi sempre. E' un ottimo giocatore. Ha cambiato gli agenti ultimamente. Tra poco dobbiamo incontrare i nuovi agenti e parlare del suo futuro. Io mi auguro che Lozano, che un grande giocatore, possa rimanere ancora per lungo tempo a Napoli. È uno straordinario calciatore, con delle grandi accelarazioni e che può essere molto utile per chi poi deve fare gol e a volte segna anche lui".

Superlega

"E' una grossa stupidità, perchè non si può pensare ad un torneo per pochi eletti. È chiaro che la formula della Uefa è una formula molto antica e che quindi andrebbe cambiata. Allora bisognerebbe sedersi con la Uefa e dire: come possiamo portare 10 miliardi di euro sul tavolo? Qui il problema è che mancano i soldi, si gioca troppo, i calciatori appartengono ai club, c'è il rischio di incidenti che nessuno ti ripaga e soprattutto, secondo me, si sta tenendo in poca considerazione i tifosi. E io vorrei dire alla Uefa: senza i tifosi, il calcio muore. Non avrebbe più senso. Il tifoso, però, è il tifoso del campionato nazionale, poi c'è anche la Champions, l'Europa League, la Conference. Ma facciamo un unico torneo europeo internazionale che porti 10 miliardi sul tavolo. Forse la Uefa dovrebbe lasciar fare le leghe europee e fare soltanto opera di segretariato e di rappresentatività".