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De Laurentiis: "Giocheremo ancora con il 4-3-3. Dieci gli allenatori sul tavolo. Luis Enrique? Pensa alla Premier"

Il presidente del Napoli sulla questione tecnico: "Stiamo verificando un momentino chi potrebbe essere la persona più adatta per continuare questo ciclo che abbiamo aperto e che io voglio continuare. Io voglio ancora seminare"

"Il 4-3-3 è il nostro modulo, assolutamente da continuare. Abbiamo dei giocatori straordinari, che vogliamo tenere. Abbiamo sul tavolo una decina di allenatori che abbiamo verificato e che possono cimentarsi o si cimentano con il 4-3-3. Stiamo verificando un momentino chi potrebbe essere la persona più adatta per continuare questo ciclo che abbiamo aperto e che io voglio continuare. Io voglio ancora seminare. Abbiamo bisogno l'appoggio di tutti i tifosi e dei napoletani. Quando uno crea un 'twist', un cambiamento, ci possono essere dei momenti che però non devono spaventare, perchè tutto serve per migliorarsi. Noi andremo avanti come abbiamo sempre fatto in tutti questi anni. Siamo l'unica squadra italiana che da 14 anni è in Europa. Questo la dice lunga anche sulla scelta dei tanti allenatori. Il vantaggio è che io non so giocare a calcio, ma so fare l'imprenditore. Io non mi lascio trasportare dal sentimentalismo, anche se sono un grande sentimentale. Devo essere razionale a mille e quindi devo verificare, parlando, intervistando, capendo. Poi è chiaro che mi posso anche sbagliare. Fino ad ora, però, abbiamo sbagliato raramente. E spero che anche questa volta faremo centro". Così Aurelio De Laurentiis, dopo aver annunciato l'addio di Luciano Spalletti domenica scorsa a "Che tempo che fa", ha parlato della questione allenatore nel corso di una lunga intervista rilasciata al Tg Rai Campania. 

Luis Enrique

"Luis Enrique è un grande allenatore, ha fatto molto bene al Barcellona, ma credo che abbia in mente la Premier League. Noi competiamo con tanti altri campionati, che a volte come l'Inghilterra, sono più attraenti del nostro. Noi a volte diciamo: 'Guardate che se andate in Inghilterra non mangerete come a Napoli, se aprirete la finestra non vedrete il golfo ma la nebbia', però poi queste sono chiacchiere. Il problema è che il 'conquibus' che possono ottenere in Inghilterra è più allettante". 

Il futuro

"Io non devo competere con il passato, io ho sempre guardato al futuro. Quello che è stato fatto nel passato, però,.serve sempre di stimolo per fare meglio. Io non gioco da solo il campionato, gli altri non staranno a guardare. Bisogna vedere come si rinforzeranno. Noi dobbiamo cercare di avere la dea bendata dalla nostra parte soprattutto in Europa, perchè nei sorteggi ci si gioca tutto. Faremo del nostro meglio per accontentare i tifosi, che sono il nostro vero bene. Noi lavoriamo per loro e loro devono starci accanto. Non devono avvilirsi se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, perchè comunque si modificherà, ci risolleveremo da qualche sbaglio. Bisogna solo essere uniti, perchè così possiamo arrivare ovunque".

La festa di domenica

"Io vorrei tutti i napoletani allo stadio domenica, a me dispiace moltissimo. Si è parlato di 250mila, ma credo siano molti di più. La Rai, però, è venuta in nostro soccorso e trasmetterà questa grande festa dalle 21.00 in poi che potranno guardare anche in 10 milioni. Sarà una festa che verrà vista anche nelle altre parti del mondo, grazie anche a Rai Italia. Ci saranno tanti ospiti, cantanti, attori, De Martino condurrà con la sua classe e simpatia. La gente si divertirà e si farà coinvolgere. Abbiamo voluto privilegiare Napoli e la canzone napoletana. Ci saranno Gigi D'Alessio, Nino D'Angelo con il nuovo inno, Emma, Arisa, Stash, Clementino, Enzo Avitabile e poi ci saranno tanti attori che verranno a raccontare questo sentimento". 

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