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Cucci: "Il Napoli non riesce a tenere due partite di fila"

Il noto giornalista preoccupato per l'evolversi della situazione azzurra

 Il noto giornalista Italo Cucci ha commentato la partita Napoli-Chievo nel suo editoriale odierno su Il Roma. Ecco quanto evidenziato da Napoli Today: "Il Napoli non riesce a tenere due partite di fila. Mazzarri l’ha detto e tutti l’abbiamo visto, purtroppo. Adesso si tratta di capire se la sentenza del tecnico è inappellabile o il popolo azzurro avrà la possibilità di sperare ancora in una squadra che aveva promesso (come minimo) l’Europa e invece cade davanti al Chievo come una provincialotta qualsiasi, azzerando ogni logica tecnica e invertendo ruoli storici. Adesso si tratta di capire che cosa farà il Napoli da qui a gennaio, quando evidentemente i risparmi dell’estate dovranno essere malspesi sul mercato dei rifiuti, dei falliti o - nel migliore dei casi - degli incompresi e degli incazzati. Mazzarri ha fatto troppo in fretta domenica sera a togliersi le pietre dalle scarpe per scagliarle contro i critici: ho visto, a Marassi, e ho raccontato un Napoli “a reazione”, una botta d’orgoglio di tre-quattro campioni che hanno speso energie fisiche e nervose in quantità per rovesciare il verdetto di Genoa e piegare la Sampdoria; ieri sera, gli stessi (Hamsik, Lavezzi, Cavani) erano stracotti, l’uruguagio in particolare, e questo dice tutto, perché si tratta di giocatori di qualità, per doti tecniche e professionali. Li cito perché sono grandi, come devo citare il Cannavaro che prima illude la compagnia con un gol pieno di abbracci, sorrisi e speranze, poi è il primo a crollare in una difesa letteralmente massacrata dal Chievo, da quel Pellissier che ha messo naso una volta in Nazionale e gli hanno detto di accontentarsi di avere bagnato il becco nello champagne. Poi a casa, per sempre. Alla ricerca dei migliori e dei peggiori, sono facilitato dalla totale nullità del Napoli: quando si perde in casa 3-1 non si può risparmiare nessuno e fa anche bene pensare che la squadra intera debba essere non solo criticata, accusata ma anche ripensata. Come, lo sa solo Mazzarri: nessuno dei nuovi acquisti ha portato un contributo positivo, anzi gli innesti in corso d’opera hanno peggiorato la situazione. E quanto i tifosi abbiano capito la debacle degli ultimi arrivi, dei cosiddetti rinforzi, lo dice il saluto affettuoso ma anche provocatorio indirizzato al “vecchio” Bogliacino, un modesto - parlo di personalità - inserito in una squadra modesta - riparlo di personalità - che sta facendo venire il mal di testa a tanti. Fa rabbia, a proposito del Chievo, sentire tanti tecnici, Mazzarri compreso, e tanti giocatori, napoletani compresi, snocciolare un rosario di banalità: è una squadra pericolosa, gioca a memoria con una difesa chiusa ma intelligente, è pericolosa in contropiede, quel Pellissier è un pericolo costante; poi, quando l’affrontano, rivelano i veri pensieri: ma chi sono, questi poveracci? Ma chi è Luciano? Una barzelletta? E Pellissier? Un bomber strausato. E Pioli? Uno appena arrivato dalla B. Dopodiché i veronesi ti prendono a schiaffi, Pellissier ti fa due gol, il San Paolo esplode di rabbia, Mazzarri deve rimangiarsi tutto, salvo quell’ammissione che due partite di fila il Napoli non le sa fare. Allegria. Domenica, a Cesena, altri provincialotti, ridimensionati a Catania. Sarà vero? La risposta a Mazzarri e ai suoi uomini. Non sono ottimista".

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