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Feyenoord-Napoli, Sarri: "Ci dirà se siamo grandi, i grandi dopo le cadute si rialzano"

Le parole in conferenza stampa di Maurizio Sarri e Dries Mertens alla vigilia del decisivo scontro Champions con gli olandesi

A Rotterdam, gli azzurri senza Lorenzo Insigne - neanche convocato causa infortunio - si giocheranno tutte le residue chance di passare il girone di Champions League.

Al di là della necessità di battere il Feyenoord che aspetta il Napoli con uno stadio tutto esaurito, c'è anche la necessità che lo Shakhtar Donetsk cada in casa contro la capolista, il Manchester City di Guardiola.

Queste le parole in conferenza stampa di Dries Mertens e Maurizio Sarri.

Dries Mertens

"Se sento il peso di dover sopperire all'assenza di Lorenzo Insigne? Lore è un grande giocatore e ci mancherà, ma abbiamo un gran gruppo e dobbiamo dimostrarlo". "Non ho segnato nelle ultime partite, è vero, ma ho fatto un po' di assist, almeno all'inizio. Dobbiamo ritrovare il nostro gioco migliore".

"Nel 2012 ho vinto su questo campo lasciando due denti. Se vinciamo come allora li lascio volentieri", scherza il belga, che al tempo giocava con il Psv. "Sono felice di essere tornato qui, è bello avere la mia famiglia allo stadio. Sto bene e giochiamo bene, sono sempre lo stesso di prima, quando giocavo qui. Ho bei ricordi".

"De Bruyne, mio amico, domani non giochera con lo Shakhtar. Non l'ho sentito ma so che il Manchester vuole vincere e fare il record di punti. Noi vogliamo vincere, anche dopo la delusione di venerdì. Pensiamo prima noi, poi vediamo cosa succede in Ucraina, non mi aspetto una partita facile col Feyenoord". "Ghoulam ha rinnovato e ne sono davvero felice, è un mio amico. La società ha fatto molto bene, è un giocatore davvero forte e sono sicuro che farà ancora una grande carriera".

"Siamo stati criticati per la sconfitta? Vogliamo reagire, tornare subito di nuovo a vincere". "Se sono stanco? No, finalmente sto giocando e sono molto contento, non sono stanco. Le batterie sono al massimo. Vero è che a volte è più facile se si può riposare per qualche partita, ma sono felice di giocare. Io leader? No, siamo in 25".

"Il momento del calcio olandese? Probabilmente è in crisi per i risultati della Nazionale, ma il futuro credo sia positivo. Il Feyenoord ha fatto delle belle partite in Champions, forse è stato un po' sfortunato. Cosa fa la differenza tra Italia e Olanda? In Italia si gioca sicuramente con maggiore attenzione in difesa".

Maurizio Sarri

"Come intendo sostituire Insigne? Per dare ragione a quelli che dicono che non cambio mai domani giocherei in dieci", scherza il mister. "Abbiamo perso Milik e sarebbe stato fondamentale, abbiamo perso Ghoulam in un momento in cui era al vertice europeo, ora Insigne. E non mi lamento, dobbiamo fare bene lo stesso. Il Feyenoord mi sembra cresciuto dall'andata, soprattutto a livello di solidità difensiva. Il rischio è spendere energie sulla partita dello Shakthar, partita sulla quale non possiamo influire".

"Peso specifico della partita nel nostro cammino? Si tratta di una partita che può essere decisiva o meno. Una cosa mi darebbe gusto però. Siccome i miei ragazzi sono il gruppo che ha fatto più punti nella storia del Napoli, mi piacerebbe che anche con cu*o, possa essere l'unico gruppo della storia del Napoli che ha fatto due volte gli ottavi di Champions League. Sarebbe tanta roba, è sempre più difficile riuscirci. Ci darebbe la conferma che stiamo facendo bene e che l'anno prossimo possiamo fare ancor meglio in Champions. Ho l'impressione che i ragazzi si sentano in prova quest'anno, l'anno prossimo potrebbero farla a brutto muso".

"Se mi manca la possibilità di schierare un 4-2-3-1? Quest'anno l'abbiamo fatto quasi sempre bene, con la Spal, anche in Ucraina con lo Shakthar. Milik con Dries dietro dava dei riscontri, senza una prima punta vera non funziona. Col City mi sono pentito di averlo fatto, abbiamo alla fine conseguito un risultato, per dei contropiedi, che non era lo specchio della partita. Mi è dispiaciuto per i ragazzi".

"Se ho sentito Guardiola a proposito di Shakthar-City? Ci scambiamo qualche Sms, chiedergli di domani sera sarebbe stata un'offesa, non metto in dubbio che domani voglia vincere la partita".

"Se i ragazzi hanno suprato la sconfitta con la Juve? Ci ha fatto male e rabbia, era una partita importante ma pensavamo di meritare almeno un pareggio. Poi più è lungo il periodo di imbattibilità più fa male. Ieri avevo ancora visto qualche scoria, stamane in allenamento ho visto meno preoccupazioni. Ma la partita di domani ci dirà se siamo grandi: i grandi se cadono si rialzano, gli altri no. A me non interessa essere uno psicologo, voglio essere un allenatore forte. Ci diciamo tutto in faccia, non c'è bisogno di tanta psicologia. Loro una reazione l'avranno sicuramente, bisogna evitare di perdere fiducia nei nostri mezzi per una partita in cui il risultato c'è andato contro. Noi abbiamo fatto un'ottima partita con delle difficoltà negli ultimi 20 metri che non ci hanno dato il risultato. Dopo la partita quello che n'è uscito peggio sono io, ho bestemmiato in otto lingue da solo a casa e non ho dormito due notti. Poi però bastano dieci minuti di allenamento fatto bene a farmi riprendere".

"Crisi? Ma quale crisi? Otto giorni non mi fanno mettere in dubbio 27/28 mesi di lavoro. Non abbiamo avuto nessun problema se non qualche acciacco e qualche giornata storta, è la normalità in una stagione". 

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