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"Un giorno, all'improvviso": Maurizio de Giovanni trasforma l'inno azzurro in poesia

La canzone sugli spalti del San Paolo è oramai un tormentone, cantato persino dai giocatori. Lo scrittore oggi l'ha arricchita di versi scritti di suo pugno

Il tormentone "Un giorno all'improvviso", inno del momento sugli spalti del San Paolo, sta contagiando tutti. I versi della canzone (cantata su l'Estate sta finendo dei Righeira, juventini per uno scherzo del destino) sono arrivati persino ad ispirare un tifoso doc come lo scrittore Maurizio de Giovanni.

Sul proprio profilo social lo scrittore - da sempre sostenitore degli azzurri - ne ha proposto una versione arricchita di suoi versi, probabilmente aurobiografici, in cui decrive la nascita ed il prosieguo del suo amore incondizionato per i colori del Napoli.

Un giorno, all'improvviso,
(tenendo la mano di mio padre, ingresso alto settore distinti)
m'innamorai di te
(come ci si innamora di uno sguardo, di un colore, per sempre)
il cuore mi batteva,
(quel rumore nelle orecchie, quel verde, tutto quell'azzurro)
non chiedermi perché.
(perché l'amore non vuole ragioni e non ne ha e non ne avrà)
Di tempo ne è passato
(e tanto ho sofferto, e non ho perduto un grammo d'amore)
e sono ancora qua
(e qua mi troverai, gli occhi nell'azzurro, fino alla fine dei miei giorni)
e oggi come allora
(e domani, e dopodomani, e sempre)
difendo la città
(aiutandone il respiro, abbracciandone il battito).
Alè. Per sempre, e sempre e sempre. In cima alla classifica, in fondo alle classifiche. Perché questo è il posto mio. Il posto mio.
E il fuoco che sentiamo addosso, che scorre nelle vene, sarà il vulcano.
E sia come sia.

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