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Gazzetta - Calcioscommesse, guai in arrivo per il Napoli

Secondo l'edizione odierna, la società partenopea rischierebbe seriamente per via della posizione dell'ex portiere azzurro Matteo Gianello

Il Napoli rischierebbe seriamente nell'ambito dell'indagine sul calcio-scommesse a causa della posizione dell'ex portiere azzurro Matteo Gianello. E' quanto si legge sull'edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Ecco quanto scrivono Francesco Ceniti e Maurizio Galdi sulle indagini in corso:

"Ha fatto notevoli passi avanti l’indagine partita da una strana coincidenza: alla partita Napoli-Parma 2-3 dell’aprile 2010 assisteva tranquillamente da bordo campo Antonio Lo Russo, figlio di un boss della camorra, entrato qualche giorno dopo in latitanza. Quella gara è stata messa sotto il microscopio perché il risultato e i flussi anomali sulle scommesse tra primo e secondo tempo, non convinceva i giudici (l’aggiunto Giovanni Melillo e sostituti De Simone e Ranieri). Alla fine sono scattate le iscrizioni nel registro degli indagati per i fratelli Cossato e per Matteo Gianello, portiere del Napoli fino allo scorso giugno. L’accusa è frode sportiva in concorso. Nel registro degli indagati, infatti, sono finite anche altre persone. Insomma, per gli inquirenti su quella partita è stata tentata di sicuro una combine: da capire se andata a buon fine (come sembra) oppure no.

E' Gianello, ex portiere azzurro, il personaggio chiave. È stato ascoltato dai magistrati a giugno e subito dopo sono stati sentiti tre calciatori del Napoli: Cannavaro, Mascara e Grava. Gli inquirenti hanno anche voluto verificare se i tre commentassero e come gli interrogatori attraverso delle intercettazioni. Nessuno di loro risulta indagato, ma le indagini proseguono anche perché ai fratelli Cossato la Polizia ha sequestrato pc e telefonini che ora sono al vaglio degli esperti per «superare le numerose password di protezione».

Il Procuratore federale Stefano Palazzi, che con Melillo è in stretto contatto, pur informato dell’inchiesta non ha ancora ricevuto nessuna documentazione, ma è probabile che quanto prima debba aprire un fascicolo sulla vicenda visto, soprattutto, che sono diverse le partite del Napoli entrate nel mirino della magistratura sia napoletana che cremonese. Secondo i magistrati (ma il legale di Gianello, Siniscalchi, smentisce) il portiere potrebbe aver partecipato alla frode. Se questa ipotesi dovesse essere confermata, il Napoli (parte lesa per la giustizia ordinaria) avrebbe conseguenze in sede di giustizia sportiva (vedi i casi di Cremonese e Benevento penalizzati a causa del tesserato Paoloni) per responsabilità oggettiva. A rischio squalifica Cannavaro, Mascara e Grava per i quali Palazzi potrebbe far scattare l’omessa denuncia se, come ipotizzano gli inquirenti, erano a conoscenza delle scommesse di Gianello o, cosa ancor più grave, che avesse tentato di alterare delle partite".

 

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