Bagni e Maradona raccontano la loro amicizia a Diario Olè

Sembrava un ragazzino quando segna e salta i cartelloni pubblicitari per andare ad abbracciare l'amico a bordocampo. Questo era Diego Maradona sabato scorso, quando ha visto da lontano Salvatore Bagni nella sala in cui si stava tenendo la sua scoppiettante conferenza stampa. I due hanno raccontato al quotidiano argentino Diario Olè, alcuni retroscena della loro amicizia, che Napoli Today ha tradotto in anteprima per i suoi lettori: "Siamo arrivati insieme al Napoli - racconta Maradona - e Salvatore mi accompagnava agli allenamenti e al corso di lingua italiana. Quando giocavamo insieme a Napoli minacciava gli avversari che mi picchiavano, intimandoli di non toccarmi più". "Sin da quando eravamo compagni di squadra al Napoli - dice Bagni - Diego mi raccontava della sua voglia di guidare la Seleccion una volta finita la carriera da calciatore. Se l'Argentina continua ad andare così forte, c'è il rischio che arrivino richieste da molte squadre che vogliono Diego come allenatore. Ma allenare la sua Nazionale per lui è un sogno e credo che anche gli argentini possano ritenersi soddisfatti del lavoro che Diego sta facendo. Paragoni con Messi? Assolutamente no. Il Maradona del Napoli era un calciatore unico per il carisma che riusciva a trasmettere e per le qualità tecniche. Dovremo aspettare un altro milione di anni per vedere un nuovo Maradona. Messi è straordinario, ma non è decisivo come lo era Diego".