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Sarri alla Juve, Ancelotti: "Comprensibile che qualcuno la viva male"

Il tecnico del Napoli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in occasione del suo 60esimo compleanno

Importante traguardo di vita per Carlo Ancelotti, che dopo tanti successi nel calcio festeggia oggi il suo 60esimo compleanno. Il tecnico del Napoli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui lancia la sfida alla Juve: "La fionda è tirata e pronta a colpire".

Sulla panchina bianconera dovrebbe esserci proprio il suo predecessore, Maurizio Sarri: "Il legame tra Sarri e i napoletani è stato molto forte, così come la sua adesione al progetto e alla napoletanità. E' comprensibile che qualcuno lo viva male, ma Sarri è un professionista e a volte il mestiere ti porta a fare scelte che disorientano. Il tempo aggiusta tutto".

Per il tecnico di Reggiolo il suo primo anno al Napoli è stato "di transizione": "Fino a dicembre la squadra è andata benissimo. Se in Champions non avessimo trovato il Liverpool nel girone saremmo passati tranquillamente. Alla ripresa qualcuno è calato e soltanto nella fase finale ci siamo ritrovati. In difesa ha pesato molto anche la lunga assenza di Albiol".

Tra i maestri di Ancelotti c'è indiscutibilmente Arrigo Sacchi: "Il numero uno. Ci ha aperto gli occhi, è stato un innovatore, in particolare nella preparazione. Non mollava mai e ancora oggi non molla, dopo ogni partita arriva la sua telefonata. 'Carlo, l'esterno stava un po' troppo largo'. Ma l'esterno era Cristiano Ronaldo. 'Arrigo, lascialo largo, lascialo stare dov'è!'. Per lui non esiste Ronaldo o un altro, un esterno è un esterno e deve rispettare il copione".

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