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Di Grazia, dal carcere per omicidio al ritorno sul ring: "Sono rimasto un pugile"

Ora ha 37 anni, e prova a rintrare in gioco. E' stato oro mondiale under 16 e campione italiano negli anni ‘90. "Anche in cella mi sono sempre comportato da atleta, sognando di riprendere da dove avevo lasciato"

La storia di Salvio Di Grazia è uno dei casi maggiormente sotto i riflettori a Roseto degli Abruzzi, località in cui si stanno disputando i Campionati Italiani assoluti di boxe. Oro mondiale under 16 e campione italiano negli anni ‘90, Di Grazia ha adesso 37 anni. È voluto tornare sul ring dopo anni di carcere, scontati per un omicidio.

“Sono sempre stato un pugile – ha spiegato Di Grazia prima di affrontare il torneo che si concluderà l'8 dicembre - La mia disavventura con la giustizia non mi ha cambiato e anche quando ero in carcere mi sono sempre comportato da atleta, con l’unico obiettivo di riprendere da dove avevo lasciato. Appena ho potuto sono tornato sul ring e grazie al lavoro svolto con il maestro Lino Silvestri sono riuscito subito a tornare ai miei livelli, nonostante l’età”.

Il pugile si allena dalla scorsa estate alla Napoliboxe di Lino Silvestri. Ha subito mostrato di non aver perso le sue qualità, diventando campione regionale campano nella categoria 69kg. “A questi livelli i pugili sono tutti bravi – spiega il suo allenatore – Per Salvio sarà un esame importante e io sono contento di averlo aiutato a tornare ai vertici”.

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