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Il compleanno di Cavani: ad omaggiarlo arriva un risotto

L'idea del menù calcistico è venuta a Paolo e Saverio, gestori di 'Mandara' in via Ponte di Tappia. "Risotto con tante verdure miste perché Edinson segna in tutti i modi e, quindi, non può che essere colorato"

Nel giorno del suo compleanno arriva anche un graditissimo omaggio culinario. Per il calciatore azzurro Cavani, ecco l'ennesima dimostrazione di affetto in una città ormai stregata dalle magie di 'matador' e compagni.

L'idea del menù calcistico è venuta a Paolo e Saverio, gestori di 'Mandara' in via Ponte di Tappia. Oggi, all'esterno del locale frequentato per la gran parte da impiegati che lavorano negli uffici del centro, campeggia il menù del giorno che prevede, appunto, tra i primi piatti, quelli con le denominazioni legate alla vittoria contro i giallorossi e all'esaltazione delle gesta del 24enne uruguayano. "Come è fatto il risotto alla Cavani? Semplice: con tante verdure miste perché Edinson segna in tutti i modi e, quindi, non può che essere 'colorato'" spiegano i due ristoratori ricordando, in particolare, il secondo gol contro i giallorossi. In 'onore' della Roma, invece, 'Cavatelli alla Burina' con broccoli, pecorino e salsiccia e 'Orecchiette alla Romana' con pomodoro, pecorino e peperoni arrostiti: "Ci sembra un omaggio giusto" sostengono Paolo e Saverio.

"È solo un modo per divertirci un po', per sorriderci sopra e tentare di sciogliere la tensione per un sogno che, chissà, potrebbe realizzarsi...". In vista della partitissima col Milan - passaggio col Catania, permettendo - Paolo e Saverio stanno pensando alle 'Pennette alla Diavola' e ad un piatto tipo 'Trenette alla Lavezzi', "ma ci stiamo ancora lavorando".

Certo è che, gastronomia a parte, in città ormai da sabato sera non si parla d'altro e dopo la domenica di riposo e la vittoria della Juve sull'Inter, oggi per le strade è tutto un fiorire di confronti tra allenatori. "Arriverà la squalifica per Lavezzi?", "Ma Mazzarri chi farà riposare?" e via di questo passo. Intanto giovedì c'é il Villareal e non c'é tempo per sognare troppo, ora. Oggi El Matador - è l'augurio di tutti i tifosi - festeggi nel migliore dei modi perché poi non ci sarà più tempo. La corsa è cominciata e quella parola ormai viene pronunciata quasi sottovoce, ma in maniera sempre più convinta

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