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Martos sempre peggio: l’Air espugna il Pala Barbuto

Altra batosta per la squadra di Marcelletti che naufraga dopo due quarti dignitosi. Decisivo Lauwers con le sue triple. Napoli aspetta Damon Jones per tentare una salvezza che al momento appare impossibile

Seconda batosta in due gare per la nuova Martos Napoli. I partenopei cadono anche in casa contro l’Air Avellino. Gli uomini di Marcelletti reggono per due quarti, poi mollano e gli irpini dilagano. Inadeguato il roster allestito dai vertici del club. Rimanendo così la retrocessione sarà fisiologica. L’ultimo arrivato Garbini appare ancora non in condizione, mentre desta grande curiosità il prossimo arrivo di Damon Jones che dovrebbe, secondo i piani societari, dare la scossa all’intero gruppo. Per il momento sul groppone della Martos ci sono due sconfitte pesantissime per dimensioni. Al -39 di Siena, si è prontamente sommato il -24 del Pala Barbuto.  

Pancotto, coach dell’Air, deve fare a meno di Troutman, a referto solo per far numero. L’inizio, a differenza che a Siena, è meno traumatico e Napoli grazie alle penetrazioni di Tsaldaris e il gioco in post basso di Adeleke regge il confronto con Avellino. Gli irpini sono però spietati dall’arco dei 6,25, punendo ogni distrazione dei padroni di casa. Strepitoso è soprattutto Lauwers, che sbaglia il primo tiro da tre solo al 35’.
Alla lunga l’Air entra in possesso della gara. E’ Dylewicz a scavare il primo solco, portando i biancoverdi sul 20-8, mentre Napoli si affida unicamente ai muscoli e ai centimetri di Adeleke.Troppo poco per provare a ricucire lo strappo, che pure Tsaldaris, ad inizio secondo quarto, riporta sul -9. Avellino perde il filo del gioco e Napoli rimane in linea di galleggiamento, spinta anche dal pubblico di casa. Muurinen, buona la sua prova specialmente coi tiri dalla distanza, e il solito Adeleke mantengono la Martos a contatto fino a quando due bombe di Lauwers non riportano i partenopei nel baratro: -17 sul 30-47.

E’ la mazzata che uccide Napoli, che rientra in campo nel secondo tempo smarrita e svuotata. L’Air addenta l’avversario e non lo molla più. Gli irpini tirano con cifre da capogiro dalla distanza e per Napoli cala la notte. Marcelletti tenta zona e rotazioni, ma i risultati non si vedono. Finisce 82-58.

Fa festa solo l’Air, accompagnata da un centinaio di affezionatissimi che incitano senza sosta dal primo al quarantesimo minuto i ragazzi di Pancotto.

All’orizzonte per Napoli c’è solo Jones. Basterà l’innesto dello statunitense a cambiare la storia di una stagione che per la Martos sembra già segnata?

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