Scivolone Martos, i partenopei restano a -2 in classifica
Napoli perde anche a Cremona. Sesta sconfitta consecutiva e nessuna nota lieta a cui appigliarsi. La salvezza dista 4 punti, ma la squadra, così come costruita, non sembra avere le carte in regola per poter sperare nella permanenza in Lega A
Redazione
19 novembre 2009 09:15
Sei su sei. Napoli perde anche a Cremona contro una diretta concorrente per la salvezza. La Martos non sa più a che santo votarsi per abbandonare il triste e mortificante -2 in classifica. Come al solito sono gli ultimi minuti a fare la differenza, quando gli uomini di Pasquini non ne hanno più e lasciano il campo agli avversari.
I partenopei raggiungono Cremona senza Kruger, oramai prossimo al taglio, e Gigena. In cabina di regia ci va allora Tsaldaris, con il giovane Aprea che gli fa da vice. Normale che in quella posizione il greco non possa dare il suo apporto con penetrazioni e punti, mentre il diciottenne napoletano pecchi inesorabilmente in esperienza. L’avvio è comunque tutto marchiato da Damon Jones che segna otto punti ed appare finalmente responsabilizzato. Alla guardia statunitense dà una mano Kimmo Muurinen, schierato dopo l’inspiegabile assenza di domenica scorsa nel match perso contro Montegranaro. Napoli chiude il primo quarto 21-20 ed inizia il secondo ancora meglio, grazie a Skele che in penetrazione segna il +5. A Cremona basta però un minuto per riportarsi in parità, con Rowland che ruba palla ad Aprea e schiaccia il 25-25. Gli azzurri però tirano con l’ottanta per cento da due e quando Aprea mette una bomba, seguito da lì a poco dai due punti di Muurinen (38-30 e massimo vantaggio Napoli al 16’), allora sembra essere davvero la serata giusta. Ed invece centoventi secondi di sbandamento rimettono tutto in discussione, consentendo ai lombardi di chiudere il primo tempo sul 38-38.
Cremona si presenta trasformata dopo l’intervallo, aiutata dal terzo fallo di Traylor e di Tsaldaris che costringono Pasquini ad optare per soluzioni certamente meno performanti. Forbes, ex della partita, allora regala il primo significativo vantaggio ai suoi (47-43 al 24’). Un distacco che si dilata con Bell che vola in contropiede, piazzando un parziale di 20-5 che spezza le gambe ai partenopei. I lombardi poggiano su una difesa che rende difficile ogni conclusione agli ospiti e su un Marco Cusin tarantolato, che mette la museruola a Traylor, dominando su tutti e 28 i metri del parquet. Napoli però ha la forza di riportasi al -3 proprio col suo centro americano, ma le quattro triple di fila mancate da Tsaldaris e da Jones (inguardabili gli ultimi venti minuti della guardia a stelle e strisce) e le continue palle perse di Drobnjak (4 in appena 13 minuti), consentono a Forbes di piazzare il 57-51 di fine terzo quarto. La sensazione è che Napoli non ne abbia più. Pasquini getta nella mischia Bonora, preferito nel finale ad Aprea, ma l’esperienza del veterano non porta alcun risultato. Cremona orbita sempre sul +5, fino a quando Bell non chiude i conti con la tripla del 70-59. Game over.
Gli azzurri, chiamati alla trasferta domenicale di Ferrara, non rientreranno a Napoli. L’attesa è tutta per un play (comunque inutilizzabile contro la Carife) che possa aumentare la profondità delle rotazioni di Pasquini e che possa dare un gioco ad una squadra che ha ben più di un piede in LegaDue. Vincere a Ferrara significherebbe portarsi a -2 dalla zona salvezza, ma al momento la Martos non pare attrezzata per puntare ad un exploit lontano dalle mura amiche.
VANOLI CREMONA-MARTOS NAPOLI 81-66
VANOLI: Rowland Earl Jerrod 16, Brown Brandon 8, Bona Marco 0, Conti Andrea 0, Valenti Rodolfo 0, Formenti Matteo 0, Bell Troy 15, Cusin Marco 12, Aguiar Mauricio 4, Piazza Alessandro 0, Sklavos Vangelis 5, Forbes Gary 21. ALL: Cioppi
MARTOS: Muurinen Kimmo 14, Aprea Pierluigi 3, Skele Armands 4, Spippoli Matteo 0, Bonora Davide 0, Apuzzo Lorenzo 0, Domenicone Luca 0, Drobnjak Dragisa 8, Tsaldaris Dimitrios 5, Jones Damon 15, Gabini Roberto 2, Traylor Robert 15 . ALL: Pasquini
I partenopei raggiungono Cremona senza Kruger, oramai prossimo al taglio, e Gigena. In cabina di regia ci va allora Tsaldaris, con il giovane Aprea che gli fa da vice. Normale che in quella posizione il greco non possa dare il suo apporto con penetrazioni e punti, mentre il diciottenne napoletano pecchi inesorabilmente in esperienza. L’avvio è comunque tutto marchiato da Damon Jones che segna otto punti ed appare finalmente responsabilizzato. Alla guardia statunitense dà una mano Kimmo Muurinen, schierato dopo l’inspiegabile assenza di domenica scorsa nel match perso contro Montegranaro. Napoli chiude il primo quarto 21-20 ed inizia il secondo ancora meglio, grazie a Skele che in penetrazione segna il +5. A Cremona basta però un minuto per riportarsi in parità, con Rowland che ruba palla ad Aprea e schiaccia il 25-25. Gli azzurri però tirano con l’ottanta per cento da due e quando Aprea mette una bomba, seguito da lì a poco dai due punti di Muurinen (38-30 e massimo vantaggio Napoli al 16’), allora sembra essere davvero la serata giusta. Ed invece centoventi secondi di sbandamento rimettono tutto in discussione, consentendo ai lombardi di chiudere il primo tempo sul 38-38.
Cremona si presenta trasformata dopo l’intervallo, aiutata dal terzo fallo di Traylor e di Tsaldaris che costringono Pasquini ad optare per soluzioni certamente meno performanti. Forbes, ex della partita, allora regala il primo significativo vantaggio ai suoi (47-43 al 24’). Un distacco che si dilata con Bell che vola in contropiede, piazzando un parziale di 20-5 che spezza le gambe ai partenopei. I lombardi poggiano su una difesa che rende difficile ogni conclusione agli ospiti e su un Marco Cusin tarantolato, che mette la museruola a Traylor, dominando su tutti e 28 i metri del parquet. Napoli però ha la forza di riportasi al -3 proprio col suo centro americano, ma le quattro triple di fila mancate da Tsaldaris e da Jones (inguardabili gli ultimi venti minuti della guardia a stelle e strisce) e le continue palle perse di Drobnjak (4 in appena 13 minuti), consentono a Forbes di piazzare il 57-51 di fine terzo quarto. La sensazione è che Napoli non ne abbia più. Pasquini getta nella mischia Bonora, preferito nel finale ad Aprea, ma l’esperienza del veterano non porta alcun risultato. Cremona orbita sempre sul +5, fino a quando Bell non chiude i conti con la tripla del 70-59. Game over.
Gli azzurri, chiamati alla trasferta domenicale di Ferrara, non rientreranno a Napoli. L’attesa è tutta per un play (comunque inutilizzabile contro la Carife) che possa aumentare la profondità delle rotazioni di Pasquini e che possa dare un gioco ad una squadra che ha ben più di un piede in LegaDue. Vincere a Ferrara significherebbe portarsi a -2 dalla zona salvezza, ma al momento la Martos non pare attrezzata per puntare ad un exploit lontano dalle mura amiche.
VANOLI CREMONA-MARTOS NAPOLI 81-66
VANOLI: Rowland Earl Jerrod 16, Brown Brandon 8, Bona Marco 0, Conti Andrea 0, Valenti Rodolfo 0, Formenti Matteo 0, Bell Troy 15, Cusin Marco 12, Aguiar Mauricio 4, Piazza Alessandro 0, Sklavos Vangelis 5, Forbes Gary 21. ALL: Cioppi
MARTOS: Muurinen Kimmo 14, Aprea Pierluigi 3, Skele Armands 4, Spippoli Matteo 0, Bonora Davide 0, Apuzzo Lorenzo 0, Domenicone Luca 0, Drobnjak Dragisa 8, Tsaldaris Dimitrios 5, Jones Damon 15, Gabini Roberto 2, Traylor Robert 15 . ALL: Pasquini
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19 novembre 2009 09:15
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