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"Bollette" anomale sul campionato, quattro scommettitori finiscono a processo

Accusati di truffa ai danni dello stato e frode sportiva avevano puntato forte su un'oscura partita della serie B greca terminata in maniera rocambolesca

Avevano scommesso anche a Napoli le quattro persone, due riminesi e due albanesi di età compresa tra i 35 e i 66 anni, rinviati a giudizio per truffa ai danni dello stato e frode sportiva. La loro è una vicenda, riportata dal collega Tommaso Torri di RiminiToday, legata al calcioscommesse: il gruppo era finito nel mirino della guardia di finanza in seguito a un giro di puntate sospette legato al campionato di serie B greco.

La notte della vigilia dell'oscura partita che si era disputata il 17 febbraio del 2019 tra l'Apollon Larissa e l'Aiginiakos Fc i sistemi informatici di due società che si occupavano della raccolta delle puntate, entrambe costituitesi parte civile con l'avvocato Enrico Graziosi, avevano infatti registrato un volume anomalo di scommesse. Ben 240 le "bollette" emesse da due sale giochi tra Rimini e Riccione, e altre 7 a Napoli. Il prognostico esatto avrebbe pagato 27 volte la posta e, a conti fatti, gli scommettitori avrebbero letteralmente sbancato il banco portandosi via 300mila euro.

Per la cronaca la partita era finita con un rocambolesco 3-2, dopo un primo tempo conclusosi sullo 0-2. Un ribaltone che era apparso estremamente sospetto e che, aggiunto al volume anomalo delle giocate, aveva messo in allarme le società concessionarie che avevano immediatamente bloccato i pagamenti per poi rivolgersi all’avvocato Enrico Graziosi per vedere più chiaro sulla vicenda. Il legale aveva raccolto tutti gli elementi e presentato una querela per conto di entrambe le società. Quella denuncia aveva poi messo in moto l'indagine condotta dalla guardia di finanza con la collaborazione dei Monopoli di Stato e della Figc. Da qui erano state acquisite tutte le videocamera del servizio di sorveglianza delle diverse sale scommesse: nelle immagini erano stati immortalati i volti dei vari scommettitori, habitué delle sale. Nei giorni successivi alle scommesse, in molti si erano subiti rivolti alle sale per incassare le loro vincite, alcuni addirittura con tanto di avvocati al seguito.

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