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La Palmese raggiunge la Serie D: le dichiarazioni di patron Rega e di mister Pietropinto

I rossoneri, dopo la vittoria contro la Puteolana, replicano il successo dagli undici metri con l'Angri al Novi e sono promossi in Serie D

Una doppia vittoria dalla lotteria dei rigori e una città in festa alla fine dell'esperienza nel triangolare. La Palmese, dopo aver superato la Puteolana di penalty, si afferma con la stessa modalità anche contro l'Angri e agguanta il traguardo Serie D. Un'annata indimenticabile per i rossoneri che hanno dominato il Girone A di Eccellenza e si sono assicurati un posto nella categoria superiore per la prossima stagione sportiva. Al termine della sfida allo Stadio Novi, non sono mancate le dichiarazioni dei protagonisti.

Il presidente Mario Rega ha così commentato: "Ci siamo riusciti, meglio di così non si può. Voglio anche rivolgermi a chi ha fatto distinzione tra i tre gironi: chi vince ha sempre qualcosa in più. L'abbiamo dimostrato sia contro la Puteolana, sia con l'Angri. La Palmese non era una squadra così e così come qualcuno l'ha definita, siamo andati in Serie D in anticipo rispetto alle altre grazie a me e ai miei soci. Voglio ringraziare il più grande allenatore, come uomo perché a me l'aspetto tecnico non interessa, che è Mario Pietropinto e tutti questi ragazzi. Questo gruppo ci ha seguito dal primo giorno, grazie anche a Palma Campania che ci è stata vicino. Abbiamo dimostrato di saper fare calcio e oggi abbiamo meritato, non capiamo la decisione dell'arbitro sul rigore. Oggi affrontavamo una grossa squadra, non ci siamo persi d'animo sul 2-1. Siamo in Serie D grazie alla società, allo staff tecnico e alla squadra. Guarro? Ho un rapporto spettacolare con tutti, ma con lui ho un rapporto particolare. È un ragazzo d'oro, così come gli altri. Con lui è nato un feeling dall'inizio, Palma lo ringrazia. Era destino".

Parola anche al tecnico Mario Pietropinto: "Mi ricollego a quello che ha detto il presidente. Quando mi ha chiamato non avevo più voglia di fare calcio, lui si è affidato e si è fidato. Non potevo declinare la sua proposta, lo devo a Palma Campania che mi ha dato tantissimo. Questa vittoria la dedico a tutta la città e al patron. Siamo andati contro tutti, ci dicevano che eravamo nel girone delle cenerentole. Abbiamo sfatato anche questo. Guarro? Sono uscito in Coppa Italia sull'ultimo rigore calciato, mi sono affidato completamente a lui. Vent'anni dopo si rinnovano i successi, ma ci ho sempre creduto. Abbiamo rifatto la squadra a dicembre, sapevamo quello che volevamo. Siamo andati avanti, non ci siamo mai fermati e non abbiamo mollato la presa. È stata una settimana difficile, ci siamo affidati al grosso gruppo che avevamo. Questa squadra mi ha dimostrato una forza interiore incredibile. Sono molto felice e contento di aver allenato un gruppo così. Siamo venuti qua a giocare, abbiamo sbloccato la partita e siamo andati sotto. Ma non abbiamo mollato. Non parlo del rigore dato all'Angri e del gol annullato a noi, non entro nel merito. Sono riuscito a fare un'impresa in una cittadina che merita tantissimo. Partita? Ho preparato la squadra per un solo risultato. Pubblico di Angri? Mi hanno applaudito, ho ricambiato. La vittoria la dedico alla mia famiglia e a Palma Campania".

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