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Eccellenza Campania/Girone C - Il Vico Equense vince l'ultima casalinga: tris alla Virtus Cilento

Il bottino conquistato al Comunale consente agli azzurro-oro di archiviare la pratica salvezza e allontanarsi dalle inseguitrici in classifica

Ultima giornata davanti al pubblico amico, prima di chiudere la stagione sul campo del Salernum Baronissi. Il Vico Equense, nell'impegno del Campo Comunale, batte il fanalino di coda Virtus Cilento. Tre punti che blindano la salvezza degli azzurro-oro, reduci da un'annata altalenante nei risultati. È la decima vittoria in campionato per la compagine partenopea che sale a quota 35 punti in classifica e stacca le inseguitrici.

A Massaquano termina 3-0 in favore della formazione locale. Un gran gol di Ferrara e due autentiche perle del solito Petricciuolo consentono al Vico di archiviare la pratica Virtus e concludere il cammino casalingo con l'hurrà. La permanenza nella categoria è l'ambito traguardo prefissato ad inizio torneo. L'obiettivo è stato raggiunto con una magistrale marcia tra le mura amiche, più penalizzante il percorso in trasferta: tuttavia, nel corso della ventiseiesima giornata, i costieri cercheranno di riscattarsi.

Non sono mancate polemiche al triplice fischio. E, questa volta, non è da ricercare nel comportamento degli interpreti in campo bensì della direzione arbitrale per una decisione non accettata da entrambe le panchine. Come testimoniato con un lungo post social, gli ospiti hanno menzionato un episodio tutt'altro che piacevole:

"Ci sarà mai un nuovo Collina? Oggi non parleremo della prestazione calcistica dei nostri ragazzi ma della bieca autorità che prende il posto dell'autorevolezza. All'85' fa il suo esordio in campionato il portiere 2005 Francesco Castiello che sostituisce l'altro giovanissimo Vittorio Castiello quando il risultato è consolidato sul 3-0 per i locali. A due minuti dal fischio finale e quindi in pieno recupero Castiello esce fuori dall'area di rigore con l'intento di fronteggiare l'avversario involato verso la porta. La conclusione del giocatore lo colpisce in volto premiando così la sua audacia. L'arbitro ritiene però che il pallone sia stato colpito con le mani espellendo l'estremo difensore. In discussione non è la svista del direttore di gara ma la decisione presa che manda negli spogliatoi il giovane calciatore in lacrime. Il provvedimento di estrema gravità è contestato da entrambe le panchine che sottolineano alla terna la mancanza di buonsenso e di giusto equilibrio che dovrebbe caratterizzare chi è chiamato a decidere dell'interesse altrui. L'assunto mortifica l'attesa di un anno ed il sogno di un ragazzo che l'ultima gara di campionato avrebbe visto dal primo minuto difendere i pali della sua squadra. È mancata la giusta misura che deve contraddistinguere le decisioni di qualsiasi autorità in rapporto alle circostanze di tempo e di luogo senza travalicare la norma. Come spesso visto, ma soprattutto questa volta, arbitri non all'altezza. Ha perso il calcio".

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