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Verso Cagliari-Napoli, gli azzurri contro la maledizione sarda

Mai vittoriosi i partenopei contro i rossoblù. Tocca a Mazzarri, dopo Reja e Donadoni, provare a sfatare il tabù. Ancora dubbi su Lavezzi (in ballottaggio con Denis), mentre allegri recupera Marchetti ma dovrà fare a meno di Conti

Riconquistati i tre punti, seppur soffertissimi contro il Bari, e riagganciato il treno che porta in Europa il Napoli punta ora a sfatare il tabù Cagliari. Mai vittoriosi gli azzurri contro i sardi da quando hanno ritrovato la massima categoria. Un sortilegio che ha colpito anche quando i rossoblù parevano inesorabilmente condannati alla retrocessione nelle passate stagioni e che invece seppero rilanciarsi proprio contro i partenopei.

La sfida del Sant’Elia va in scena tra due delle squadre maggiormente in forma del campionato. Un cammino eccellente, bloccato solo parzialmente dalla sconfitta cagliaritana domenica a Palermo. Figlie di due allenatori che badano alla vittoria ancor prima che accontentarsi di un pareggio. E’ su questi dogmi che Allegri prima e Mazzarri poi hanno plasmato due squadre che ora viaggiano spedite e spavalde anche a cospetto di squadre teoricamente meglio allestite (Juventus, vittima di entrambe, su tutte).

Il tecnico azzurro arriva al match in terra sarda con l’imbarazzo della scelta sia a centrocampo che in attacco. Scelte obbligate invece in difesa dove Campagnaro sarà costretto a dare di nuovo forfait. Al suo posto probabile l’arretramento di Aronica con l’inserimento di Zuniga sulla corsia sinistra di centrocampo. Gargano, risollevato dal prossimo aumento di stipendio, e Pazienza (Cigarini con ogni probabilità ancora destinato alla panchina) non troveranno però dall’altro lato del campo un cliente scomodo come Daniele Conti. Su Lavezzi, invece, una decisione definitiva ancora non è stata presa. Il Pocho, che ha recuperato una condizione più che accettabile, resta in ballottaggio. Tra lui e Denis verrà fuori chi affiancherà Quagliarella, galvanizzato dalla fresca doppietta. Quanto mai improbabile il tridente con l’arretramento di Hamsik a centrocampo. Un esperimento troppo rischioso in una gara che per la stagione del Napoli vuol dire davvero tanto.

Allegri tira un sospiro di sollievo per aver ritrovato Marchetti, evitando così di dover ricorrere addirittura al terzo portiere: il giovane ed inesperto Vigorito. L’assenza che però rischia di mandare in crisi il bel castello costruito dall’ex tecnico della Sassuolo è quella del vicecapitano Conti. E non solo per la bontà del regista cagliaritano, vera colonna della compagine rossoblu, ma anche (e forse soprattutto) per l’ottimo feeling che il centrocampista ha dimostrato di avere con il Napoli, tanto da punirlo per ben due volte nelle ultime due stagioni. In attacco confermatissimo Matri, a cui Allegri dovrebbe affiancare uno tra Jeda o Nené. A lanciare il duo d’attacco ci penserà il piccolo Cossu.

Napoli e Cagliari continuano a preferire il basso profilo, evitando proclami altisonanti. Ma dal Sant’Elia potrebbe arrivare una risposta in grado di smascherare quelli che sono i reali intendimenti dei due club. Questa volta né a Mazzari né ad Allegri dispiacerebbe farsi trovare con le mani nel sacco.

Le probabili formazioni (sabato 12 dicembre ore 18.00)


Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Pisano, Lopez, Canini, Agostini; Dessena, Parola, Lazzari; Cossu; Matri, Nenè. All.: Allegri
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Quagliarella. All.: Mazzarri

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