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Sabato, 20 Aprile 2024
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A Catania un Napoli da film horror: 0 a 0 con i siciliani

Arriva uno 0-0 che penalizza oltremodo i padroni di casa e che sta tutto sommato bene ai partenopei. Battibecco finale tra Quagliarella e Mazzarri che chiude il suo primo ciclo con 11 punti in 5 gare

Nessuna gara storica, nulla per restare negli annali o più semplicemente da ricordare. Da Catania arriva un punto che alla fine sta bene ad un Napoli sceso in campo poco incisivo e senza nemmeno un pizzico di grinta, forse pago dall’esaltante trittico di Fiorentina, Milan e Juve. Tutto il contrario del Catania, che ha la necessità di risalire dalle sabbie mobili dei bassifondi della classifica e che parte fin dal primo minuto all’arrembaggio della porta di De Sanctis.

Il pressing dei siciliani non consente mai agli azzurri di ragionare, nemmeno di abbozzare la più elementare manovra di gioco affidandosi solo sui lanci lunghi che rendono impossibile la vita a Quagliarella, che non vede ancora la luce alla fine del tunnel della mediocrità. Logico, allora, che i partenopei guardino solo col binocolo l’area di rigore etnea e che siano invece i padroni di casa a dominare la gara, sfiorando in almeno due occasioni la rete. Atzori ordina a Carboni, Izco e Bigianti di non lasciare un metro a Gargano e Cigarini che finiscono per limitarsi in un mero possesso palla che non porta a nulla, mentre Mascara, Llama e Morimoto sono le tre spine nella difesa napoletana che sbanda paurosamente sulle fasce e che controlla a fatica il giapponese.

E’ prima il capitano rossoazzurro a schiacciare in malo modo un colpo di testa a cinque metri da De Sanctis, ma è soprattutto il centravanti asiatico a sbagliare la più clamorosa delle palle-gol calciando sul portiere partenopeo. In mezzo pochissimo Napoli, che ha comunque il merito di costruire una nitida opportunità con Lavezzi che però si conferma attaccante poco cinico sprecando con un tiro fiacco che viene respinto da Andujar, bravo ad evitare ai suoi l’atroce beffa.

E’ l’ultimo acuto di un match brutto, che finisce di offrire emozioni con il provvidenziale cambio tattico del tecnico partenopeo che posiziona la squadra con la difesa “a quattro”, presidiando le corsie esterne ed ostruendo il gioco sulle fasce degli etnei che proprio lì avevano creato i maggiori grattacapi agli azzurri.
La prima fase del ciclo Mazzarri si chiude con un bottino più che positivo: 11 punti in 5 partite. Ora la sosta, utile per porre rimedio agli errori di Catania e per recuperare, anche mentalmente, Quagliarella. Il fiore all’occhiello del mercato estivo è ancora lontano da una forma fisica accettabile e al Massimino ha anche evidenziato i primi malumori per un’intesa ancora lungi dall’essere trovata con Lavezzi. Un’insoddisfazione che a lungo andare potrebbe influire negativamente sulla stagione di Quagliarella. Dovrà essere capace Mazzarri a tirarlo a lucido per il match con la Lazio.

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