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Giorgia: la sua vita, i suoi amori, le sue perdite

Dopo la morte di Alex, la relazione con Emanuel e il suo bambino l'hanno aiutata a rinascere

Ormai quarantenne, Giorgia si gode il suo momento felice in amore nella carriera. La cantante è infatti impegnata in una relazione col cantante e ballerino Emanuel Lo, più giovane di lei di 8 anni con il quale ha avuto Samuel nato il 18 Febbraio 2010.

Vanity Fair la intervista, e alla domanda sul suo stato d'animo, adesso che sembra andare tutto bene nella sua vita, Giorgia manifesta delle perplessità e ricorda quando la stassa domande gliela fece otto anni fa Emanuel:
"E' la prima domanda che mi ha fatto Emanuel, otto anni fa. Lavoravamo insieme per un tour, lui aveva cominciato a corteggiarmi e io ero tutta sulla difensiva. Pensavo: figurati se posso fidarmi di lui... Non capivo che cosa c’entravo io con un fico così... Chissà che mazzata poi m’aspetta pensavo, se mi metto con uno come lui: giovane, vitale. Poi la vita per fortuna a un certo punto non mi ha più permesso di pensare. Abbiamo cominciato a baciarci una sera, in macchina e, appunto, Emanuel mi ha chiesto se ero felice".

Giorgia non poteva dirsi felice perchè la cantante è ancora legato al ricordo di Alex Baroni che scomparse in un incidente nel 2002:
"La morte di Alex, dentro di me, io ce l’avrò per sempre... Piangevo perché avrei voluto morire anch’io, con lui... Poi, qualcosa dentro di me ha deciso di resistere, sopravvivere. Come si fa a essere felici? L’ho detto con quel tono da donna navigata che si rivolge a un ragazzino ingenuo... E invece lui capiva tutto, molto meglio di me. È rimasto fermo, come una colonna, di fronte a tutti i miei tentativi di boicottare il nostro amore. Siamo arrivati anche a lasciarci per un anno. Ma lui era ancora lì. E ha persino ottenuto che un giorno, a quella domanda, gli rispondessi sì, sono felice".

La felicità per lei è arrivata l'anno scorso:  "La prima volta che ho tenuto nostro figlio in braccio... Per anni diventare madre è stata una specie di ossessione: e lì è davvero l’uomo che fa la differenza. Ho avuto due aborti spontanei, rischiavo di ricadere dentro a un meccanismo malato di autocompiacimento della sofferenza. Ma Emanuel anche in quell’occasione non si è lasciato abbattere. E quando abbiamo smesso di pensarci sono rimasta incinta... Samuel mi ha costretta a venire a patti con la mia angoscia, con la paura delirante che tutto possa andare a rotoli da un istante all’altro. Non sono ancora riuscita a eliminarla: ma la tengo a bada".

 

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