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Napoli, ottimi i dati sulla raccolta differenziata

Comieco ha presentato i dati sulla raccolta di carta e cartone. La città partenopea fa segnare un +15,7%, prima tra le città metropolitane.

Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – ha pubblicato i dati sulla raccolta  di carta e cartone in Italia. Il risultato che emerge da questa ricerca è davvero entusiasmante, tanto che il nostro Paese si conferma eccellenza europea, raggiungendo il 91,9% del recupero complessivo di imballaggi. Importanti notizie anche per Napoli dove la crescita della raccolta differenziata ha raggiunto numeri significativi.

Seppur si è registrato un calo forte della consegna di rifiuti urbani, che a livello nazionale ha fatto registrare un -3,7%,  nella città partenopea la raccolta differenziata ha fatto segnare un +15,7% rispetto all’anno precedente. Tra le città metropolitane è quella che fa registrare l’incremento maggiore mentre Milano fa segnare un +2,8% e Roma si ferma ad un +1,6% di raccolta differenziata.  

La raccolta totale di imballaggi di cellulosa è stata di 3 milioni di tonnellate, inferiore di solo 68 tonnellate rispetto all’anno precedente con un passivo di appena il 2,3% rispetto all’anno precedente, comunque positiva rispetto al calo della produzione urbana di rifiuti che è arrivata al 4%. A livello nazionale ogni abitante ha contribuito alla raccolta di carta e cartone pari a 48,9 kg pro capite.

Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha dichiarato: “"Occorre concludere l’iter di elaborazione e approvazione del Piano nazionale per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti previsto dalla direttiva europea, e definire indirizzi nazionali concreti per rispettare la gerarchia europea, promuovendo - oltre che la riduzione dei rifiuti - anche il riciclaggio e il recupero di energia e riducendo l’uso della discarica, con una adeguata dotazione di impianti. Dobbiamo cioè muovere passi importanti per il passaggio da una società dello smaltimento a quella del recupero. L’industria del riciclo va sostenuta con programmi di acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni, sostenendo la ricerca applicata e l’innovazione. Rifiuti, dunque, non più solo come un problema da gestire ma come una risorsa economica da riutilizzare riducendo l’impatto sulle risorse naturali e quindi applicando quanto la direttiva europea prescrive con le quattro R di riduzione, riuso, riciclo, recupero di materia e di energia, lasciando solo la quota minima residuale in discarica"

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