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Giovedì, 28 Marzo 2024
Earth Day Italia

Napoli, c'è ancora molto da fare anche per i cani

La nostra città è molto indietro per quanto riguarda spesa per gli animali domestici e anagrafe canina.

I cani pescaresi non se la passano bene

Negli ultimi anni gli animali da domestici sono diventati veri  e propri membri delle famiglie italiani, acquisendo diritti sanciti per legge. Quasi in una famiglia  su due vive un animale e più di una su tre con un cane o un gatto. Ad affermarlo il ministero della Salute, che evidenzia come questo sia un dato molto positivo, sintomo dell’aumento di sensibilità nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.

Se sono aumentate le famiglie che decidono di adottare un cane o un gatto, crescono anche le esigenze di queste famiglie e dei loro animali e il bisogno di città sempre più a loro misura: spazi aperti attrezzati, connessi da piste ciclabili, a disposizione dei cittadini per giocare e rilassarsi con i propri compagni di vita, efficaci controlli per il buon funzionamento delle regole di civile convivenza, uffici pubblici in grado di offrire informazioni nel caso di ritrovamento di animali in difficoltà ecc. Come si comportano le amministrazioni nei confronti dei nostri amici a quattro zampe?
 
Dal “Rapporto Animali in Città” di Legambiente, giunto alla sua terza edizione, si fa luce sui servizi e le attività che i Comuni capoluogo di provincia offrono ai cittadini che hanno animali d’affezione e per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici. Per ottenere ciò, Legambiente ha inviato un apposito questionario a 104 amministrazioni comunali a cui hanno risposto 81 comuni capoluogo di provincia.
 
In base alle risposte, ad ogni città è stato dato un punteggio da 100 (massimo assegnabile) a 0, costruito sulla valutazione di trentatré indicatori e dal quale è scaturita una classifica nazionale: 30 punti per la qualità complessiva della città; 15 punti per le regole date ai cittadini, attraverso i regolamenti comunali (sei indicatori valutati, più un settimo specifico per i comuni costieri); 43 punti per l’organizzazione complessiva del servizio, attraverso gli elementi di conoscenza acquisiti dal comune, i servizi offerti e l’azione di controllo realizzata (diciotto indicatori valutati); 12 punti per le risorse economiche impegnate, attraverso la spesa procapite e i risultati ottenuti in alcuni servizi essenziali (sette indicatori valutati). I risultati non sono molto buoni: le migliori città, afferma il Rapporto, raggiungono oggi a malapena la sufficienza (60 punti su 100) in un settore che, invece, dovrebbe ottenere punteggi ben più alti considerata la grande presenza di amici a quattro zampe in città.
 
Napoli è presente in questo rapporto e tra le 15 città più grandi di Italia si piazza alla posizione numero 11. La città partenopea ottiene il punteggio di 29,25, lontanissima da Padova e Firenze che si piazzano ai primi due posti della classifica. La spesa di ogni cittadino napoletano per gli animali domestici è di appena 1 euro all'anno, il rapporto cittadini/cani registrati all'anagrafe canina è invece 20, cosa che dimostra che ancora molti animali non sono stati registrati. Insomma seppur sono parte integrante di tantissime nostre famiglie a Napoli c'è ancora molto da fare per i nostri amici a 4 zampe.

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