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Aiutaci ad aiutarti: al Policlinico Federico II open week per le donne vittime di violenza

Campagna di comunicazione social del Policlinico Federico II per dire alle donne che subiscono violenza che non sono sole

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in calendario il prossimo 25 novembre, il Policlinico Federico II aderisce all’open week che si terrà da lunedì 22 a domenica 28 novembre su iniziativa dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di Genere (ONDA) per supportare le donne che sono vittime di violenza ed incoraggiarle a rompere il silenzio e a chiedere aiuto.

"Aiutaci ad aiutarti"

L’ONU ha accertato che in tutto il mondo 1 donna su 3 viene picchiata e che 1 donna incinta su 4 subisce violenze in gravidanza. Anche se la violenza sulle donne costituisce la seconda causa di traumi dopo gli incidenti stradali, solo poco più del 10 % viene denunciato. Da qui il claim della campagna di comunicazione promossa dal Policlinico Federico II “parlane con noi, aiutaci ad aiutarti”, realizzata dal Centro Antiviolenza dell’Azienda: si tratta di cinque "pillole" video informative, della durata di un minuto, che saranno pubblicate sulla pagina Facebook dell’Azienda durante la settimana contro la violenza sulle donne.

“Abbiamo pensato che fosse opportuno comunicare in maniera semplice e diretta alcuni temi relativi alla violenza sulle donne, dalle modalità di prevenzione alla violenza psicologica, ricordando i servizi offerti dal Centro Antiviolenza del Policlinico Federico II, che garantisce una risposta immediata grazie ad un servizio di presa in carico globale delle donne vittime di violenza. I testimonial della campagna sono proprio alcuni dei componenti della nostra equipe multidisciplinare che hanno scelto di raccontare la complessità e la gravità del fenomeno, ribadendo la costante disponibilità ed il supporto del team”, sottolinea il prof. Maurizio Guida, responsabile del Centro Antiviolenza dell’Azienda.

L'open week

I brevi video realizzati che intendono testimoniare che grazie alla sinergia con le unità di psicologia, pediatria e medicina legale il Centro antiviolenza del Policlinico Federico II offre un percorso diagnostico terapeutico assistenziale che tiene conto della sfera psicologica, della tutela dei minori, degli aspetti medico-legali e offre un supporto per un reinserimento progressivo delle vittime nella quotidianità grazie alla collaborazione con i centri territoriali. Una rete di servizi specializzati che in occasione della Settimana contro la violenza delle donne prevede anche alcune giornate in cui l’equipe multidisciplinare sarà a disposizione delle donne per colloqui informativi e consulenze, da lunedì 22 a venerdì 26 novembre, dalle ore 9.00 alle 13.00 presso il Centro antiviolenza dell’Azienda (Edificio 9 - Pronto Soccorso Ostetrico Ginecologico), senza necessità di prenotazione.

Già prima della pandemia, la violenza di genere rappresentava una grave emergenza sociale. Le misure di contenimento dei contagi hanno ulteriormente peggiorato la situazione di molte donne che si sono trovate forzatamente confinate, intrappolate, tra le mura domestiche, rendendo ancora più difficile chiedere aiuto.

C’è una violenza molto più subdola che non lascia esiti di traumi fisici diretti, poco evidente, ma prepotente, come e più della violenza fisica: è la violenza psicologica, lenta, progressiva e quotidiana. Dobbiamo appellarci alla sensibilità di tutti perché venga riconosciuta ed affrontata prima che possano esserci danni psichici e persino condizioni estreme, come ideazione e tentativi suicidari. Le conseguenze sulla prole poi possono essere altrettanto devastanti. Parlarne tempestivamente è importante, prevenire, mai come in questo caso, è fondamentale per tutelare le donne ed è necessaria una maggiore consapevolezza dei danni, soprattutto a medio e a lungo termine, che la violenza psicologica può causare”, sottolinea il prof. Andrea De Bartolomeis, Direttore della UOC di Psichiatria e Psicologia del Policlinico Federico II.

La violenza sulle donne non è un problema che riguarda solo le donne. Deve riguardarci tutti da vicino, è un fenomeno che si può e si deve prevenire con una cultura del rispetto e del riconoscimento dell’identità individuale e di genere. Ringrazio ONDA per l’opportunità che ci offre di accendere i riflettori su un tema così delicato e sui servizi che la nostra Azienda offre per aiutare e tutelare le donne. Dobbiamo far sì che questi riflettori restino sempre accessi perché le donne che subiscono qualsiasi tipo di violenza non debbano fare i conti anche con un profondo senso di solitudine e sappiano di poter contare su una rete di servizi specializzati in grado di aiutarle”, conclude Anna Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II

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