Matrimonio, come vestirsi: 5 consigli
Le fotografie del matrimonio mostreranno a tutti, per decenni, cosa si indossava. Per evitare critiche e imbarazzi, dalla scollatura alle scarpe, vediamo quali sono le regole che il bon ton impone alle invitate
Con maggio inizia il periodo più gettonato per le nozze. Se si è tra le invitate, è bene ricordare che il bon-ton impone regole precise per l'outfit. Il matrimonio infatti resta ancora oggi un evento in cui l’etichetta è importantissima, in particolare per quanto riguarda:
1) Colori
assolutamente e decisamente da evitare
- bianco: è il colore della sposa, la sola protagonista della giornata.
- total black: a sdoganarlo ci hanno provato molti tra vip e star, ma il nero resta una tinta davvero molto poco appropriata, anche se il matrimonio prevede un ricevimento serale. Nella simbologia tradizionale, infatti, indica pentimento o lutto
- viola: da qualche secolo non è ritenuto un colore benaugurante. Viola sono infatti i paramenti utilizzati durante i funerali.
- rosso: è il colore del sangue e della guerra ma anche della passione: meglio evitare di lanciare messaggi equivoci. Una postilla: l'abito da sposa è bianco da poco più di due secoli, ma prima era rosso.
- oro o argento: da riservare a serate in discoteca o feste di Capodanno
bene invece
- il blu, nelle sue infinite varianti,
- i colori neutri come sabbia, beige
- tutte le tinte pastello
2) Fantasie: ammesse solo al mattino e purché micro e in toni sfumati e leggeri. Da evitare grandezze e contrasti eccessivi
3) Lunghezza degli abiti:
mattino: mai scegliere l’abito lungo, nemmeno per le cerimonie più formali. Il bon-ton richiede un abito al ginocchio oppure un tailleur elegante:
sera: il classico tubino, l’abito midi o il più elegante abito lungo.
Anche se poco diffuso, il completo giacca-pantaloni e la jumpsuite (abito intero con pantalone) possono essere una scelta molto sofisticata, facendo molta attenzione a non indossare un completo da ufficio né, all'opposto, uno troppo appariscente
Se la funzione è religiosa, le spalle dovranno restare sempre coperte, fino all’uscita dalla chiesa
Decisamente bandito, sempre e comunque, qualsiasi look disco-style: no a minigonne, megascollature, intimo a vista, corpini trasparenti
4) Calze: che sia inverno o estate, si abbiano ai piedi decolleté o sandali, a meno che non si tratti di un evento in spiaggia, alle cerimonie la gonna richiede le calze "nude" facendo attenzione che non abbiano
- un colore diverso dalla nostra carnagione,
- finitura lucida,
- pesantezza eccessiva
- in particolare con i sandali, punta rinforzata e cuciture a vista.
In effetti le nude donano alle gambe, anche a quelle appesantite da vene e nodosità, un aspetto più gradevole.
Per chi non ama l’effetto costrittivo dei collant, via libera a calze con reggicalze o autoreggenti che però non devono assolutamente risaltare né notarsi sotto l’abito. I gambaletti non vanno mai indossati con le gonne, neanche con quelle più lunghe, ma sono rigorosamente da nascondere sotto i pantaloni.
5) Scarpe, borsa e cappello: Per le scarpe sì al tacco alto che slancia e conferisce eleganza ma solo se lo si sa portare e, soprattutto, si è sicuri di poterlo sopportare per tutta la durata della cerimonia che, diversamente, si trasformerà in una tortura. La borsa dovrà essere piccola, preferibilmente clutch, e abbinata alle scarpe in colori e materiali. Il cappello può essere indossato per cerimonie al mattino o ricevimenti all’aperto ma solo se lo porta la madre della sposa. Attenzione: a tavola va tolto
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