Quando a Napoli n'ommo è "cu 'e mustacce"
Decisamente pochi gli uomini cu 'e mustacce: ecco perché
Nel poemetto 'Nparaviso, composto da Ferdinando Russo, San Pietro parlando di Gesù - senza alcuna irriverenza, ma con la massima devozione - dice "Chillo è n'ommo cu 'e mustacce!". L'espressione non è in alcun modo collegata al modo di ritrarre il Cristo dell'iconografia tradizionale, con il volto incorniciato dalla barba e dai baffi.
Baffi e doti virili
A Napoli, al tempo di Ferdinando Russo, dunque agli inizi del secolo scorso, i baffi erano considerati simbolo di elevate qualità morali e capacità etiche.
Uomo con i baffi, quindi, all'ombra del Vesuvio è solo chi merita considerazione e rispetto per le sue capacità e doti etiche.