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Offese a bimbo disabile sui social: la denuncia

Dalle polemiche alla denuncia, al Ministro Stefani e da parte de "La Battaglia di Andrea", dopo un battibecco sui social per la questione dei parcheggi riservati ai disabili

E' per innescare empatia, rispetto, educazione nei confronti di chi non è "normo-dotato" che lavora, quotidianamente e in modo capillare, la "Battaglia di Andrea", l'Associazione nata ad Afragola per sostenere il bimbo autistico escluso dalla recita natalizia. Una missione decisamente difficile: "siamo arrivati al "noi" e "voi". Rischiamo di creare una brutta spaccatura sociale", spiega Asia Maraucci, presidente dell'Associazione dopo l'aspra polemica che si è innescata sui social in relazione ad un post sulla questione degli stalli dei disabili. "Uno dei problemi in cui incappiamo quasi quotidianamente è quello di trovare occupati gli stalli “H” da chi non ne ha diritto; sappiamo che, nonostante le campagne di sensibilizzazione e nonostante le nostre grida, è un problema che affrontiamo ogni giorno, ma fortunatamente, nella maggior parte dei casi, intervengono le forze dell'ordine, che ci aiutano, e soprattutto, ci danno tranquillità e sicurezza. Negli ultimi giorni però, proprio un agente della polizia locale della nostra cittàsotto il post su Facebook in cui era condiviso un articolo di una testata locale (...) ha offeso il nostro piccolo in un commento, e tutti i disabili" denuncia Maraucci mostrando lo screenshot del post e chiedendo l'intervento del ministro per la disabilità Erika Stefani. 

Le scuse

Dopo aver cancellato il commento da Facebook, l'agente ha pubblicato un post di scuse in cui dice «Sono sinceramente dispiaciuto e mi scuso per quanto le mie parole inopportune ed infelici hanno causato all’associazione La battaglia di Andrea e a tutti coloro che vivono quotidianamente i disagi provocati dalla scarsa attenzione e dall’inciviltá nei confronti delle persone diversamente abili. Non volevo offendere nessuno ma semplicemente richiamare tutti al rispetto delle regole. Avere il diritto di parcheggiare nei posti riservati non autorizza a lasciare l’auto dove si creano disagi alla circolazione ed al transito pedonale. Era questo il messaggio che il mio commento voleva trasmettere ma sicuramente Le espressioni usate sono state sbagliate ed ingiuste nei confronti di coloro che vivono la propria disabilità rispettando le regole. Ciò che è arrivato ai lettori è andato ben oltre le mie intenzioni».

Le scuse non sono però state ritenute sufficienti dall'associazione che ha deciso di inviare una lettera-denuncia al Ministro per la disabiltà.

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