Tangenziale, attenzione alla "truffa del motociclista"
Tangenziale di Napoli, un qualsiasi casello automatico. Inserite un euro, o quello che volete, pagate il pedaggio e ritirate pure il resto prima di rimettere la marcia e proseguire. Un attimo di distrazione e zac!, un ciclomotore si infila sulla vostra destra e passa, usufruendo del vostro pagamento. La sbarra non fa neppure in tempo ad alzarsi che subito si abbassa, e restate fregati. Sott'occhio scorgete, ormai già lontano, il motociclista, e restate lì, di stucco, increduli. Vi sentite, e lo siete, "cornuti e mazziati", perché poi non vi resta altro da fare che ripagare il pedaggio, quello di cui ha usufruito il "furbacchione" in moto.
E' una truffa, un imbroglio che sta mietendo molte vittime, e non da poco tempo: anziché accodarsi all'automobilista che precede, come pure fanno in tanti, beffandosi di pedaggio e casello, molti lo affiancano e sorpassano a tutta velocità, lasciandolo con un palmo di naso. Insomma, l'arte di arrangiarsi tutta napoletana o una vera e propria truffa? Chissà.
Al telefono, l'addetto della Tangenziale risponde che il problema è noto, e che in casi del genere occorre essere in grado di riuscire a segnarsi il numero di targa del trasgressore, per poi pagare nuovamente il pedaggio e recarsi successivamente in un "Punto Blu" per segnalare il fatto e chiedere il rimborso di quanto versato in eccesso. Tutto questo in teoria, perché è davvero difficile che il motociclista sia tanto sprovveduto da sorpassarvi facendosi prendere il numero di targa.
L'unico consiglio possibile è quello di posizionarsi al centro della corsia, in fase di pagamento, in modo da non concedere spazio all'eventuale imbroglione di turno.