Rotary Pozzuoli,“Dobbiamo far sapere chi siamo e, soprattutto, cosa facciamo”
Si è svolto presso il Teatro San Vittorino di Benevento il seminario “Immagine pubblica e comunicazione del Rotary” promosso dal Distretto della Campania, 2101 del Rotary International. Dopo l’apertura dei lavori, con i saluti istituzionali del Governatore del Distretto 2101, Costantino Astarita, dei dirigenti del Conservatorio ‘Nicola Sala’, Antonio Verga e Giosuè Grassia, e della Presidente del Rotary Club Benevento, Vincenza Casarella, la parola è passata ai relatori. Al tavolo le massime Autorità distrettuali mentre, nel parterre un folto numero di Presidenti e Comunicatori di Club fra i quali il Presidente del Rotary Club Pozzuoli, Raffaello Mastantuono, accompagnato da Patrizia Leone, componente dello stesso Direttivo flegreo, ed il Comunicatore del Club, Rosario Pitton. Interessanti e propositivi gli interventi dei relatori che si sono susseguiti, Gabrio Filonzi, Salvatore Iovieno, Giancarlo Spezie, Giuseppe Blasi e Antonio Ascione. Analizzati e messi a fuoco i diversi aspetti che fanno del Rotary, ad oggi, secondo recenti statistiche, una delle associazioni meno conosciute e della quale veramente in pochi sanno di cosa si interessi. Scontata, quindi, è apparsa durante i lavori la necessità di una vera e propria rivoluzione dell’immagine pubblica e della comunicazione, sia quella interna, sia quella esterna. Attraverso la prima tutti i soci dovranno essere resi partecipi delle iniziative messe in atto dal proprio Club, dal Distretto e dall’intero Mondo rotariano, con un coinvolgimento promozionale, decisionale ed operativo nei progetti di service ai quali si è aderito. In parole povere, oltre alla cura degli imprescindibili rapporti interpersonali nei momenti in presenza, come congressi, assemblee, direttivi, seminari, convegni, attività progettuali, conviviali, tavole e caminetti, il Rotary dovrà potenziare la rete fra gli associati sfruttando i potenti mezzi di comunicazione individuali e di gruppo che offre la tecnologia. Potrà servirsi, in sostanza, di quegli stessi strumenti che già regolano rapporti di lavoro, ancor più intensificati con lo smart working per contrastare la pandemia da Covid-19, i rapporti finanziari, quelli con le amministrazioni pubbliche, con le aziende, quelli per gli acquisti, per finire ai puri e semplici rapporti di amicizia, questi ultimi alla base dei principi ispiratori del Rotary. Nell’happening è emerso che anche nella comunicazione esterna, al di là degli incontri in presenza con enti, istituzioni ed associazioni del territorio, la tecnologia ed i mass media potranno essere molto utili a far conoscere il Rotary e, soprattutto, a far conoscere cosa fa, dove lo fa, e per chi lo fa. Condivisione unanime dei partecipanti al seminario nel ritenere come sia fondamentale il messaggio che il Rotary dovrà lanciare attraverso i vari mezzi di comunicazione cartacei ed informatici, esso dovrà necessariamente essere concreto, sintetico ed efficace, con l’ausilio di immagini che rendano semplice la comprensione dell’attività sociale esercitata. Messaggio, sempre affiancato dall’unico marchio e dall’unico logo dell’associazione, che dovrà inequivocabilmente far scoprire a tanti, che cos’è il Rotary e, soprattutto, cosa fanno i rotariani. La pubblicazione della rivista distrettuale cartacea e digitale, di prossima distribuzione ai soci e alle istituzioni del territorio, la riorganizzazione del sito web distrettuale e una maggiore presenza sui social, quest’ultima anche grazie al concreto supporto di rotaractiani e interactiani, infine, completeranno la svolta che il Rotary intende dare alla sua immagine pubblica e al suo nuovo modo di comunicare. Tutto ciò dovrebbe contribuire al raggiungimento di ulteriori obiettivi che il Rotary si è posto, nell’ottica di nuove sinergie anche a distanza, per rafforzare il senso di appartenenza alla ruota e favorire l’aggregazione di nuovi soci. “Dobbiamo far sapere chi siamo e, soprattutto, cosa facciamo, perché solo chi ci conosce potrà seguirci” ha sottolineato Raffaello Mastantuono.