Procida, Capitale italiana della Cultura 2022: "Occasione per la promozione e lo sviluppo dell’intera regione”
Una proclamazione attesa e significativa quella che ha visto l’isola di Procida innalzata a capitale italiana della Cultura per il 2022. Un momento storico importante per una regione passata nel tritacarne della pandemia sanitaria ed economica costata lacrime e sangue. Un programma lungo 330 giorni, nei quali si snoderanno ben 44 progetti culturali di ampio respiro, destinati a cambiare il volto di un Mezzogiorno che, già con Matera, è divenuto locomotiva del Paese. Sulla nomina è intervenuto, tra gli altri, anche Gianni Lepre, opinionista economico del TG2 e presidente del Club delle Eccellenze di Confesercenti Campania e Molise. “E’ stata una notizia bellissima - ha esordito il noto economista - non solo perché sia Procida che Ischia sono pezzi di Campania che porto nel cuore, ma anche perché questa opportunità rappresenta un volano incredibile di sviluppo e di promozione delle nostre zone in chiave culturale ma anche economica”. “La pandemia, nelle sue accezioni, ha sconvolto il nostro modo di esistere - ha continuato Lepre - per cui una sostanziosa promozione dei territori partendo dalla grande e antica tradizione culturale non solo è gradita, ma è vitale per una vasta area geografica spesso e volentieri dimenticata dalla politica e vilipendiata dal cinema a causa dei soliti stereotipi”. Lepre ha poi concluso: “In questa operazione sono coinvolte le più importati filiere del made in Italy come ad esempio l’artigianato d’eccellenza, l’enogastronomia, il turismo, risorse imprescindibili per la promozione delle nostra aree, e proprio per questo che le istituzioni centrali dovranno garantire, a questa perla del Mar Tirreno, tutto il sostegno possibile affinché questa meravigliosa esperienza posso diventare il segno tangibile della rinascita”.