Festa della liberazione: giusto ricordare il napoletano Salvo D'Acquisto
25 aprile 2020 sarà una festa della liberazione che noi tutti ricorderemo, anche perchè di libertà festeggeremo ben poco o meglio non siamo liberi di festeggiare. Purtroppo siamo stati colpiti dal bene più prezioso che noi essere umani abbiamo, la libertà. Penso ai papà separati che non possono arrivare dai figli, ai fidanzati (come me) a chi ha genitori lontano dalla proprie abitazione e sopratutto ai bambini, non liberi di correre in un parco o dietro a un pallone. Ma nel giorno della liberazione ancora una volta (non solo il 25 aprile) l'Italia ha il diritto e il dovere di ricordare un napoletano (questa Napoli che dal momento dell'emergenza Covid-19 divisa tra oneri e sarcasmo, tra eccellenze e non , ma comunque il prima fila nella lotta al Coronavirus) Salvo D'Acquisto, vice brigadiere dei Carabinieri , nato al Vomero nel rione Antignano , che ha solo 23 anni si sacrificò per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste e fu fucilato. Ecco , ora più che mai il giorno della liberazione ,mai come quest'anno il ricordo di Salvo D'Acquisto è ancora più vivo, in fondo anche noi giovani stiamo vivendo una "guerra" sacrificando anche se minimamente in una maniera diversa la "libertà". Salvo D'Acquisto debba sempre essere per noi napoletani e giovani figura di esempio.