"Ma che 'e facite 'a fa' stì fotografie? Nun serve 'a niente"... La discarica di via Pietro Castellino
"Sì, vabbuò, ma che 'e facite 'a fa' stì fotografie? Nun serve 'a niente...". Dice proprio così la signora che ci vede mentre filmiamo e fotografiamo l'ennesima vergogna-rifiuti della città. Siamo in via Pietro Castellino, nel quartiere Arenella, a pochi passi dalla sede dell'Asìa, l'azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti a Napoli, già da tempo maltrattata e violentata da gente senza scrupoli che la utilizza come sversatoio.
Accanto alle campane per la raccolta differenziata si trova di tutto, il solito campionario di rifiuti illegali: mobili, cassette, vetro, attaccapanni. Finanche una busta piena di panini probabilmente andati a male. La signora è demoralizzata: "Più volte abbiamo segnalato il problema alle varie autorità competenti -si sfoga-, ma i rifiuti stanno sempre qui". Non ci fa caso neppure lei, eppure sta buttando il sacchetto della spazzatura fuori orario...
Ogni tanto, a dire il vero, la strada viene sottoposta a interventi di bonifica, ma dopo appena qualche ora gli incivili tornano a farla da padrone. Chi percorre a piedi via Pietro Castellino vede cose che dalle macchine o dagli autobus è difficile notare. I rifiuti sono davvero dappertutto. I cassonetti straboccano, le campane per la differenziata scoppiano ma non vengono svuotate, i marciapiedi sono sporchi e maleodoranti, e ovunque cartacce, bottiglie, foglie, imballaggi, escrementi di animali, resti di cibo. Sotto il ponte, quello "famigerato", quello diventato tristemente noto come "il ponte dei suicidi", c'è ancora la segatura usata per coprire il sangue delle ultime vittime. E' ridotta a una sorta di grumo informe, si mischia alle tante schifezze abbandonate da quelle parti, e la gente manco ci fa più caso.
Sono pochi i "coraggiosi" che via Pietro Castellino la percorrono a piedi: meglio evitarla, se possibile ...