Congedo paternità, Laudando: "Va esteso"
“Il congedo paternità in Italia, tra polemiche e critiche, esiste e può essere richiesto entro 5 mesi dalla nascita del figlio o in caso di adozione o affido, la misura contempla l’assenza dal lavoro del papà per 10 giorni. A prescindere dalle condizioni economiche di una famiglia e dalla scelta personale della neo mamma, una riflessione va fatta, perché se una lavoratrice decide di avere un figlio il più delle volte la sua carriera subisce un brusco rallentamento. Le aziende non sono dotate di nidi, non tutte possono permettersi una baby-sitter e se i nonni sono lontani inizia una difficile ricerca di asili privati o pubblici. Se da un lato lo stesso Draghi ha lanciato l’allarme sul crollo delle nascite, dall’altro il Governo non fa nulla per aiutare le coppie a pianificare e coordinare l’arrivo di un bebè al mondo del lavoro. Oggi la figura paterna è sempre più presente nella crescita dei figli, è necessario adeguare la normativa. Il primo passo? Proporre sgravi fiscali per i datori di lavoro che sostengono il congedo paternità”. Così, in una nota, Antonio Laudando, direttore regionale Patronato Enasc e Presidente della I Commissione Politiche scolastiche del consiglio comunale di Acerra.