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Rocco Hunt: "Napoli è il mio patrimonio artistico e musicale, la mia seconda casa"

L'artista tra i premiati dell'edizione 2022 del Premio Carosone, al Trianon

Solare e sorridente, Rocco Hunt si presenta in orario perfetto al sound check del Premio Carosone, al Trianon, il "teatro della canzone napoletana". Per lui è un doppio evento: è infatti il suo compleanno ed è nella ristretta rosa di grandi artisti cui quest'anno viene consegnato il premio intitolato al cantautore napoletano. "Per me essere qua come simbolo di una nuova generazione che rinnova il repertorio artistico di Carosone è un grande onore e anche una grande responsabilità", dice Rocco Hunt.   

Il Premio Carosone, nato nel 2002, è ideato e curato nella direzione artistica da Federico Vacalebre che di Renato Carosone è giornalista e biografo ufficiale, e vede l'edizione 2022 finanziata dalla Regione Campania (POC 2014-2020), prodotta e promossa dalla Scabec con Teta Pitteri, in collaborazione con il Teatro Trianon Viviani.

Con Rocco Hunt premiati quest'anno Enzo Avitabile, Clementino, Gigi D’Alessio, Il Tesoro di San Gennaro, La Niña, Marisa Laurito, Peppe Servillo & Solis String Quartet, e Alan Sorrenti.

Rocco Hunt: "Per me Napoli è una seconda casa"

Ma cosa rappresenta Napoli per Rocco Hunt? Glielo abbiamo chiesto e lui non ha avuto alcuna esitazione: "Napoli è la mia seconda casa - ci ha detto - La mia città è Salerno, dove sono nato, ma Napoli mi ha accolto sin dall'inizio con la sua cultura, il suo calore. Per me Napoliè il mio patrimonio artistico e musicale. L'energia che emana e il calore che mi dà, nonostante io non sia nato qui, è un qualcosa di incredibile e viscerale".   

Rocco Hunt al Trianon (foto A. De Cristofaro - NT)

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