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Recensioni fake, continua l'attacco ad Opera Restaurant

Danni enormi per il locale napoletano che proprio quest'anno era entrato nella Guida del Gambero Rosso

Lo schema è lo stesso: improvvisamente e in rapida sequenza iniziano ad arrivare decine di recensioni negative, rigorosamente in inglese, palesemente fake. Descrivono infatti piatti che non sono in menù e dettagli sulla location che nulla hanno a che vedere con il locale, collocandolo a volte in città se non in nazioni diverse da quelle in cui realmente si trova. Il problema vero è che comunque Google ci crede, e i trends anche, facendo così scendere inesorabilmente il rating e, dunque, riducendo al lumicino le chance dell'attività di essere scelta dai turisti che costituiscono una quota assai importante della clientela per i ristoranti di fascia medio-alta.

Attacco ad Opera

Qualche giorno fa nella nostra città è scoppiato il caso di Opera Restaurant, locale gourmet ultrachic in via Simone Martini, al Vomero: nato durante la pandemia, con tenacia, caparbietà e soprattutto l'eccezionale bravura dello chef e dello staff era riuscito ad imporsi all'attenzione di guide importanti, come quella del gambero Rosso e puntava in alto. Le decine di segnalazioni negative arrivate nell'ultimo mese hanno fatto crollare il punteggio di Google recensioni di quasi due punti e lo stillicidio continua.   

Nessun risultato segnalando le recensioni e, soprattutto, risulta impossibile segnalare i profili che si rivelano palesemente fake anche a chi non è un esperto: sono tutti nomi inglesi con contributi non visibili che si contano sulle dita di una mano. Anche il numero di recensioni assolutamente fuori media dovrebbe far capire che qualcosa non quadra.  

Identica la situazione dell'addetto al marketing di un accorsato ristorante di Bologna, che il 20 giugno scorso, esasperato, ha gridato aiuto sul web: "Parlano di ristorante a Roma, ma noi siamo a Bologna. Il danno è inimagginabile". 

Uno dei due soci titolari di Opera, Guido Guida, è riuscito a presentare una denuncia alle forze dell'ordine: "ma mi hanno detto che non prenderanno mai il pirata", dice sconsolato. 

Aiuto zero

L'esperto di Google, nella Guida di Profilo dell'attività, il 20 giugno scorso, al ristoratore bolognese che aveva chiesto aiuto spiegava che Google non può sapere quali recensioni sono vere e quali false, consigliando di rispondere ad ognuna per poi segnalarla (lavoro assai improbo, visto il numero giornaliero). Diceva anche che il problema sarebbe stato risolto in 2 o 3 giorni ma, il 5 luglio - ben quindi dopo più di 2 settimane -  ammetteva:  "purtroppo, mi dispiace, ma non ho notizie dal dipartimento tecnico, nonostante avessimo sollecitato anche recentemente. 

Che queste recensioni siano fake e create in modo generico e pubblicate da BOT, è assodato. Per cui, per me, dovrebbero cancellarle immediatamente.

Per quanto riguarda il rispondere e segnalarle, questo è consigliabile,  non solo per far capire a tutti coloro che le leggeranno, che si tratta, appunto, di attacco da BOT, ma occorre farlo anche per farlo capire ai tecnici spam, quali siano da cancellare".

Nessun aiuto concreto neanche da forze dell'ordine e magistratura: a quanto risulta, una recensione fake non costituisce reato sotto alcun profilo.  

La controffensiva di Opera

Nelle more, nonostante l'amarezza per quello che sta accadendo, lo chef Raffaele Campagnola ha deciso di passare ad un contrattacco "saporito": in preparazione ha infatti un nuovo menù, con specialità della tradizione napoletana rivisitate con il suo estro, che abbiamoverificato sul campo, a tavola, senza avvisarlo: impareggiabile il tortello alla genovese che, nonostante il caldo, richiede almeno un bis; straordinari i paccheri di gragnano con ragù di seppie, peperoncini verdi e datterini; fantastica l'anatra, accompagnata con il rito del te e poi, ovviamente, chiusura in bellezza con i dolci

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