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Facciamo luce sul teatro: la manifestazione a Napoli

Luci esterne accese e un registro per raccogliere le voci di solidarietà dei cittadini. La protesta

Proteggere e liberare le città dai danni provocati da un'epidemia - intimava Sofocle nel suo immortale Edipo - significa innanzitutto conoscere se stessi prima che un'intera comunità si ammali di tristezza non riuscendo più a immaginare un futuro.

Così l'Unita - l'Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo invita chiunque diriga un teatro nel nostro Paese, dai più piccoli fino ai grandi teatri nazionali, a illuminare e tenere aperte le proprie strutture la sera del 22 febbraio, dalle 19,30 alle 21,30.

"A un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che come prima misura di contrasto al Coronavirus intimava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord, estendendo rapidamente il provvedimento a tutto il territorio nazionale nel giro di pochi giorni, Unita chiede al nuovo Governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi", spiega un comunicato dell'Associazione che chiede a tutti gli artisti, a tutte le maestranze e al pubblico delle città di organizzare  (ovunque possibile e nel massimo rispetto - come hanno sempre dimostrato di saper fare - ogni misura di sicurezza) un presidio dei teatri, perché tornino simbolicamente ad essere ciò che da 2500 anni sono sempre stati: piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità. L'invito a tutti i cittadini è, quindi, di testimoniare la propria vicinanza.

La manifestazione di lunedì 22 febbraio

"Vi aspettiamo davanti ad un teatro della vostra città o del vostro quartiere per lasciare una traccia scritta di un pensiero, su un foglio portato da casa, o su un registro che ogni teatro potrà mettere a disposizione. Torniamo per una sera a incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico", spiega l'Unita.

A Napoli tra i primi teatri ad aderire all'iniziativa il Diana: "Accenderemo le luci esterne - spiega a NapoliToday Claudia Mirra - e vicino all'ingresso sistemeremo un registro su cui, chi vorrà, potrà lasciare un messaggio di solidarietà o un biglietto, ovviamente garantendo l'osservanza di tutte le norme anti-contagio".

Il Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò, aderisce alla manifestazione con un triplo appuntamento: lunedì 22 febbraio alle 19.30 al Mercadante e martedì 23 febbraio, di mattina al San Ferdinando e alle 14.00 al Mercadante, accenderà simbolicamente le luci: "Il Teatro di Napoli intende manifestare solidarietà e dare un messaggio di speranza ai tanti artisti, operatori, tecnici e maestranze in difficoltà, nello stesso spirito tenuto in questi lunghi mesi con l’impegno quotidiano in teatro, portando avanti il più possibile le attività di produzione, progettuali e formative - spiega un comunicato - invitiamo anche il nostro pubblico a condividere questa “riapertura” simbolca e testimoniare il proprio sostegno alle categorie del settore in grande difficoltà".

Dalle19.30 alle ore 21.30 di lunedì, a quasi un anno dall’ultimo spettacolo, anche il Teatro Nuovo con alcuni dei principali teatri afferenti al Teatro Pubblico Campano aprirà le sale e accenderanno le proprie luci, a sostegno dei lavoratori dello spettacolo dal vivo e della riapertura delle sale.

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