Pizza delivery contest: sfida al traffico di Napoli e consegna di pizze bollenti e squisite dopo quasi 2 ore e mezza
Il contest per far conoscere l'eccellenza della lavorazione napoletana della pizza e promuovere una nuova apparecchiatura in grado di mantenere inalterate temperatura e qualità del cibo consegnato a domicilio
La pandemia, tra le tante conseguenze, ha spinto l'acceleratore sul delivery trasformandolo in pochissimo tempo in una comoda abitudine. Cibo a domicilio, tuttavia, soprattutto quando si tratta di pizza spesso significa accontentarsi di pietanze tiepide, prive di croccantezza e colori spenti dalla permanenza nei contenitori. Dal desiderio di accontentare i palati più esigenti consentendo a pizze & co di arrivare a casa dei consumatori inalterate in aspetto, qualità e temperatura, nasce la "Redbox" di Gi.Metal, azienda leader nelle attrezzature professionali per la pizza. Si tratta di un contenitore a tecnologia avanzata che consente di controllare temperatura e umidità del cibo durante il trasporto. Adatta per le due come per le 4 ruote, in acciaio inox facilmente igienizzabile, dopo Milano e Roma, la redbox è stata provata anche nella capitale della pizza, a Napoli, tra l'altro in un giorno in cui il traffico sembrava impazzito e i tempi di percorrenza in città risultavano notevolmente dilatati.
NapoliToday, Alessandra De Cristofaro, ha partecipato al contest, verificando così direttamente sia le potenzialità della Redbox che la qualità della pizza.
All'assaggio del nostro giornalista sono state sottoposte 2 pizze arrivate la prima a quasi 2ore e mezzo di distanza da quando era stata sfornata e la seconda a circa 1ora e mezza. Sorprendentemente, non solo le pizze erano calde, anzi caldissime, ma i colori degli ingredienti erano perfetti. E va detto senz'altro che la mission era difficilissima: alcuni ingredienti delle pizze, infatti, erano aggiunti a crudo ed erano molto delicati come il pesto, la ricotta o la crema di zucchine e il cotto affumicato.
Le pizze in gara
Al nostro giornalista sono state consegnate la
Praga, della pizzeria Fratelli La Bufala a Capodichino, preparata dal pizzachef Antoio Abbate: crema di zucchine, provola affumicata, prosciutto cotto affumicato, granella di pistacchio di Bronte, basilico e olio evo
Aroma, della pizzeria Raro al Vomero, pizzachef Marco Biondi: fiordilatte di Agerola, formaggio Romaano, fiocchi di ricotta, pesto di basilico, pomodorino confit e tarallo sbriciolato
In gara anche
Gricia, della pizzeria Infermento a Scampia: crema di pecorino, fiordilatte di Agerola, guanciale, cipolla di Tropea caramellata, pepe e germogli di ravanello
Sole Italiano, della pizzeria Mi House - Pizza e fritti di Emilio Pozziello a Giugliano: pomodoro rosso e giallo semidried, stracciata di bufala, pesto di basilico e olio evo.
Decisamente difficile assegnare la vittoria, sia per la qualità dei prodotti, sia perché non tutti i giurati hanno potuto - per ragioni logistiche legate al traffico impazzito e alla tempistica della videoconferenza - assaggiare tutte le pizze in gara. Ad aggiudicarsi la tappa partenopea del pizza delivery contest alla fine è stata la pizzeria vomerese Raro.