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social Porto / Via Porta di Massa, 1

Ninetto Davoli all'inaugurazione dell'installazione dedicata a Pier Paolo Pasolini

Iniziativa della Federico II

Nell'ambito di ‘Comizi - Per Pier Paolo Pasolini', progetto ideato dal Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura, mercoledì 18 gennaio, alle 11, nell’aula Piovani del Dipartimento di Studi Umanistici, in via Porta di Massa 1, sarà inaugurata un'installazione dedicata allo scrittore, regista e saggista, certamente tra i maggiori intellettuali del Novecento italiano. All'inaugurazione, con il rettore Matteo Lorito, e i direttori del Dipartimento di Studi Umanistici Andrea Mazzucchi e di Architettura Michelangelo Russo, è annunciata la partecipazione del sibdaco e di altre autorità cittadine. L'opera sarà illustrata dai Prof. Giuseppe Andrea Liberti e Massimo Perriccioli.

Ospite speciale sarà Ninetto Davoli, attore protagonista di numerosi film di Pasolini, con il quale dialogheranno i professori Vittorio Celotto e Anna Masecchia.

Opera sonora

Quattro cabine insonorizzate, le cui sagome richiamano le P dell'acronimo del poeta, accoglieranno chiunque vorrà ascoltare stralci di registrazioni di Pasolini. Sarà dunque possibile ascoltarlo leggere poesie proprie e altrui, discutere le sue opere letterarie e cinematografiche, e ancora compiere le sue lucide analisi. Il percorso, non prestabilito, è scandito in quattro tappe che rappresentano altrettanti nodi del "discorso" del poeta corsaro:

  • Bisogna avere la forza della critica totale;
  • Lo scandalo del contraddirmi;
  • Restare dentro l'inferno;
  • Solo l'amare, solo il conoscere conta.

"Comizi si propone di liberare Pasolini dalla propria icona per restituirne la presenza incorporea attraverso la voce, che dà materia alla potenza della parola - spiegano gli autori del progetto - L'intelligenza e la passione di quello che Pasolini ci ha detto passano attraverso il tono, le modulazioni, le inflessioni, la misura del suo parlato. Il timbro sottile e preciso con cui egli ha rivestito i suoi versi e i suoi pensieri, in occasioni pubbliche e private, penetra l'ascoltatore, condizionandone l'immaginario. Le molteplici incarnazioni dell'opera di Pasolini risuonano con diverse frequenze nella loro forma immateriale, flatus vocis che le trasforma in "tracce" di un discorso battente oltre i confini di ciò che si può vedere, per ribadire che «non c'è altra poesia che l'azione reale»".

L'installazione sarà visitabile fino al 31 marzo 2023 presso la sede del Dipartimento di Studi Umanistici

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