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Panettone artigianale, Vesi lancia la polemica: "Il 90% usa semilavorati industriali"

Il paragone del maestro pizzaiolo: "Come se fossero mobili componibili con i pezzi già preparati"

“Panettone artigianale? Il novanta per cento di quello che si trova in questo periodo non lo è". Ad alimentare la polemica è Giuseppe Vesi.

Il maestro pizzaiolo spiega così la sua affermazione: "Utilizzano un semilavorato, una ‘base’, composta da farina di grano tenero tipo 0, fruttosio, zucchero, lievito madre naturale in polvere (frumento) emulsionante E471, latte intero in polvere, aromi ed enzimi. Considerando che il lievito madre essiccato presente è impossibile che possa conservare i batteri lattici vivi presenti invece nel lievito madre fresco”. 

“È, come al solito una procedura imposta dal mercato - spiega Vesi - così tutte le persone che acquistano questi prodotti credono di gustare qualcosa di originale, senza sapere che si tratta di semindustriale. Ho voluto rispondere a questa brutta tradizione con il mio che si chiama ‘Black & White’. Gli ingredienti: carbone vegetale, solo lievito madre, farina Petra, baccello di vaniglia del Madagascar, agrumi freschi, miele di acacia, uova di galline allevate a terra, burro chiarificato, zucchero. Nel mio prodotto non ho utilizzato conservanti e additivi per la conservazione del panettone che ha trenta giorni di scadenza. Il lievito madre e l’acido citrico presente negli agrumi freschi sono conservanti naturali”.

"L’industria ci impone sempre le sue regole e ci fa mangiare ciò che vuole che noi mangiamo. È un alimentazione solo apparentemente facilitata, che in realtà genera tantissime disfunzioni”, aggiunge ancora. "Sono dei facilitatori - conclude Vesi riferendosi a conservanti ed emulsionanti - aiutano a produrre tanto. Ovviamente questo vale anche per pandori e colombe. Come se fossero mobili componibili con i pezzi già preparati".

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