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Addio all’ingegnere del caffè: si è spento Michele Rubino

Classe 1949 è stato tra le menti più brillanti dell'imprenditoria agro-alimentare partenopea

L’imprenditoria napoletana piange la scomparsa di Michele Rubino, conosciuto da tutti come “l’ingegnere del caffè”.

Classe 1949, figlio di uno dei due fondatori della Cafè Do Brasil, Rubino ebbe l’intuizione - geniale per l'epoca - di aprire in parallelo all’azienda di torrefazione anche una di importazione di caffè crudo da offrire ad altri torrefattori. E intuito e genialità ne hanno sempre accompagnato l'attività. Laurea in ingegneria meccanica dedicata, appunto, alla produzione del caffé, oltre 50 anni di esperienza nel settore, era titolare di Projeko Srl, produttrice di Caffè Kamo, un brand giovane, ma ben posizionato sul mercato nazionale e non solo.

Rubino era appassionato di musica classica, di politica e di economia. Rotariano doc, si era distinto oltre che per le eccellenti capacità e competenze professionali, anche per i suoi modi da vero gentiluomo. Riservato, ironico, straordinariamente umile e colto, aveva un innato senso del dovere che lo portava sempre ad aiutare gli altri, in silenzio. Nel 2010 Michele Rubino era stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano della onorificenza di “Cavaliere del ‘Ordine “Al Merito del Lavoro”

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