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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"A Napoli le uniche carceri da cui è facile andare in giro per il mondo"

Chiamato "Sing Sing", in omaggio al celebre penitenziario statunitense, si trova al Centro storico. A fotografarlo il miglior fotografo senior del 2020 consacrato da Artribune: il campano Luigi Spina

Il campano Luigi Spina è stato consacrato miglior fotografo senior del 2020 dalla prestigiosa rivista Artribune. La sua ricerca, concentrata sul senso civico del sacro e raccolta in oltre 22 libri fotografici distribuiti in tutto il mondo, lo ha portato negli ormai mitici sottotetti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: “Serbatoio  immenso per mostre internazionali, l'unico carcere dal quale è facile evadere e andare in giro per il mondo, i celebri depositi del sottotetto detti Sing Sing  diventeranno presto una 'sezione' del Museo, senza perdere il fascino di luogo magico amato dagli studiosi - spiega il direttore dell'Archeologico Paolo Giulierini - è iniziato lo storico riordino e molti materiali  attualmente a Sing Sing troveranno spazio nelle rinnovate sezioni vesuviane a partire dalla Campania romana, la prossima estate, seguita dalla tecnologica romana e dalla numismatica.  Sing sing sarà di tutti ed avrà un nuovo volto grazie ad  una graficizzazione che ne guiderà il percorso di visita; l'esposizione degli oggetti sarà adeguata ai criteri antisismici studiati  con il DIST dell'Università Federico II.   Lo straordinario progetto fotografico di Luigi Spina, che ha generato una mostra in dialogo con i capolavori di Villa dei Papiri e uno splendido volume,  è parte integrante di questo percorso epocale. È un pezzo di storia del Museo che resterà”, conclude il direttore del MANN. 

Sing Sing 85 ©luigispina-2©luigispina

A Sing Sing-Napoli Spina ha scovato oggetti unici, che raccontano la dimensione quotidiana degli antichi abitanti della Campania in epoca romana: sculture in bronzo, candelabri, lucerne, vasellame, oggetti di uso personale, arredi di antiche domus si integrano, così, in un suggestivo percorso di “anastilosi” termine con cui, in archeologia, si intende la ricostruzione di una struttura antica tramite la ricomposizione dei pezzi originali.

Cinquanta gli scatti, in bianco e nero, visibili nelle sale della collezione Villa dei Papiri del MANN, raccolti in un raffinato volume pubblicato da 5 Continents Editions 

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