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Ha il Covid ma va in giro, la denuncia: "Abbiamo chiamato i carabinieri ma niente. Aiutateci"

L'appello di un amministratore di condominio del popoloso quartiere di Fuorigrotta: uno degli inquilini ha il Covid ma è uscito di casa, ha preso l'ascensore ed è tornato dopo circa due ore

Benedetto Parascandolo è un affermato dottore commercialista che, tra l'altro, segue l'amministrazione di alcuni condomìni. Parla con NapoliToday con comprensibile apprensione e racconta:  "Il portiere mi ha avvisato di essere stato informato da una condòmina che il marito e il figlioletto erano risultati positivi al CovidPer il mio lavoro, purtroppo, mi sono già trovato ad affrontare questo genere di situazione simili e la procedura è collaudata: si incarica una ditta specializzata per far effettuare la sanificazione di tutti i luoghi comuni, in modo da ridurre al minimo qualsiasi rischio di contagio, e le persone positive al Covid restano in casa e con loro i familiari in quarantena fiduciaria". 

Il dott. Parascandolo ha così contattato la ditta  e, con l'aiuto del portiere dello stabile, ha invitato i condòmini ad evitare le uscite fino ad avvenuta sanificazione che sarà effettuata a strettissimo giro 

"Sono letteralmente saltato dalla sedia - racconta l'amministratore - quando il portiere mi ha avvisato che, come ogni settimana, si era presentata al portone la cameriera dei condòmini risultati positivi al Covid. L'ha fermata, le ha spiegato la situazione e, fortunatamente, lei ha capito e se ne è andata. Il vero problema però si è presentato dopo. A distanza di poche ore".

In coincidenza con la pausa pranzo del portiere, infatti, forse pensando di passare inosservato, l'uomo risultato positivo al Covid è stato visto uscire di casa, usare l'ascensore, infilare il portone e dileguarsi in strada. Un allontanamento durato circa due ore, perché è stato visto rientare pochi minuti prima delle 16.00.

"E' una cosa inaudita, assurda, di un'inciviltà pazzesca - spiega il dott. Parascandolo - voglio che i miei condòmini siano al sicuro, sento il dovere morale di tutelare la loro salute. Nello stabile abitano anziani, alcune persone con diverse co-morbilità, bambini. Il rischio di conseguenze severe, per loro, per tutti, è altissimo".

L'amministratore ha così cercato aiuto dalle forze dell'ordine, con l'obiettivo di far sorprendere in flagranza l'uomo al rientro a casa: "E' evidente la necessità di un intervento ufficiale per far comprendere la gravità di un simile comportamento irresponsabile - spiega l'amministratore - per questo ho chiamato il numero verde 800 909 699 e, mentre aspettavo - inutilmente - di poter parlare con un operatore, usando un altro telefono ho chiamato prima i Carabinieri di Piazzale Tecchio, quindi la Polizia Municipale di via Diocleziano ma niente da fare. Mi hanno invitato a recarmi di persona a presentare una denuncia che loro poi avrebbero trasmesso agli organi competenti. E nel frattempo? Cosa ne sarà mai dei mei condòmini? Quell'uomo è uscito di casa, ha toccato le maniglie di portone, portoncino, ascensore, pigiato i pulsanti per andare chissà dove, magari al lavoro, magari a fare la spesa. Se non fosse stato per il portiere la cameriera sarebbe entrata nella sua casa. Anche la moglie, in attesa dell'esito del secondo tampone, è uscita. Qualcuno può dirmi cosa fare per tutelare la salute delle tante persone, tra cui bambini e anziani, che vivono in quello stabile? ".   

    

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