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L'angelo di Ponticelli che realizza mascherine da regalare a chi è più esposto al rischio Coronavirus

Già da prima che scattassero le norme anti-contagio Lina dedica le sue giornate a realizzare mascherine che poi regala a chi ne ha bisogno

Lina è l'angelo che ormai da 10 giorni dedica le sue giornate a realizzare mascherine che poi regala a chi ne ha bisogno.

52 anni, gentile nei modi come nell'animo, sposata e nonna di una piccolina, abita da sempre a Ponticelli  dove tutti la conoscono per la sua abilità nel cucito. Infatti è modellista e sarta, oltre che appassionata di cucito creativo.

"Appena l'emergenza coronavirus è arrivata in Italia - racconta a NapoliToday - è stato chiaro che le mascherine di protezione mancavano . La mia preoccupazione è stata subito per una mia giovane amica. La conosco da bambina. Come dicono i telegiornali è una persona fragile. Ha combattuto una lunga battaglia contro la leucemia, ma deve lavorare e non può permettersi di restare a casa. E proprio non riuscivo ad accettare che dovesse lavorare senza nessuna protezione".

Lina è il tipo di persona che non si perde d'animo, neanche in un momento così buio come quello che stiamo vivendo. Così ha pensato a lungo al problema della sua amica e ha trovato in un batter d'occhio la soluzione: realizzare lei la mascherina per proteggerla dal virus: "Tessuto non tessuto, impermeabile ma traspirante, del tipo di quello utilizzato per coprire le piante, rivestito di cotone naturale per non irritare la pelle e una tasca laterale per inserire un ulteriore filtro: dicono che la carta forno sia ottima", ci spiega, "ed è lavabile, ad alta temperatura con igienizzanti per i tessuti o anche con la varechina, come si fa con le cose dei neonati". 

Dopo quella per la giovane amica, Lina ha quindi realizzato mascherine per il marito, ascensorista di pronto intervento, anche lui tra quelli che nonostante l'elevato rischio contagio non può fermarsi e deve andare al lavoro, e i colleghi del marito, la sorella vigile urbano e i colleghi di lei, amici e conoscenti che devono andare a lavoro e, soprattutto, tante persone fragili che in queste ore difficili stanno ricevendo  un piccolo grande aiuto a superare la paura e l'isolamento di questi giorni tristi. "Ho perso il conto - spiega Lina contenta - fare le mascherine non mi pesa assolutamente. Anzi, mi impegna così non penso e poi mi fa stare bene poter essere d'aiuto" 

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