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Bandiera arcobaleno, silenzio e lacrime: Napoli in piazza per la pace in Ucraina

Padre Alex Zanotelli: "C'è il serio rischio di un incidente che scateni una guerra nucleare"

Mentre la situazione in Ucraina diventa di minuto in minuto più grave, Napoli srotola una gigantesca bandiera arcobaleno per chiedere la pace. C'è padre Alex Zanotelli, tanti volti noti dell'attivismo partenopeo e i rappresentanti della comunità ucraina della nostra città con gli occhi lucidi: "prima c'è stata incredulità, poi rabbia ma adesso c'è solo dolore", dice Oxana Olyinik mentre Lyuba non riesce a trattenere le lacrime mostrando il cellulare con i video dei bombardamenti inviati da amici e parenti. 

"Non c'è cosa peggiore che subire violenza senza poter fare nulla", dice al nostro microfono Oxana tra le lacrime.  

Pace in Ucraina (Foto A. De Cristofaro - NT)

Bogdan, in fuga dalla guerra per poter essere operato al cuore

Circa 12 anni fa gli occhi di Giancarlo Borriello hanno incontrato quelli di Tatiana. Lui di Napoli, lei di Rivne, città a circa 350km ad ovest di Kiev e a 250km da Lviv, la più importante città al confine tra Ucraina e Polonia

"Bogdan è il papà di mia moglie. È entrato a far parte della mia vita oramai da più di 12 anni - racconta Giancarlo Borriello su Facebook - Bogdan è il padre di 5 figli (uno è scomparso l'anno scorso) e nonno di ben 11 nipoti. Classe 1950. Un lavoratore. Da una vita. Negli ultimi 40 anni ha guidato autobus e furgoni. Da quando è in pensione (200€ circa al mese) ha scelto, per ovvie ragioni, di continuare a lavorare per privati, sempre nel settore dei trasporti. Un fisico da toro. Almeno fino a 3 anni fa, quando a seguito di un infarto, ha deciso di rallentare".

La voce di Giancarlo, che NapoliToday ha sentito al telefono, tradisce tutto il dolore, l'ansia, la preoccupazione.

"Bogdan è il nonno e il suocero che tutti vorrebbero avere. Non parla italiano e io spiccico solo poche parole di ucraino - spiega Giancarlo - nonostante la differenza di lingua abbiamo sempre comunicato e condiviso: sentimenti, idee, valori. Da qualche giorno era ricoverato in un ospedale della sua città. Il responso del medico è stato chiaro: occlusione dell'aorta e di altre arterie al 99%. Deve essere operato urgentemente se vuole salva la vita. Stavamo organizzando l'intervento nella capitale, a Kiev. Un intervento costoso ma, fortunatamente, sostenibile - dice Giancarlo -  Tutto quasi organizzato ma, da questa notte, la vita di Bogdan, dei suoi 4 figli e 11 nipoti, il più piccolo dei quali non ha ancora un anno, assieme a quella di decine di milioni di ucraini è cambiata".

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