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Lucio Dalla agli amici: "Annusate: Napoli ha l'odore più buono del mondo". Il racconto dell'amico

Il racconto di Andrea Facchiani, presidente della Fondazione Lucio Dalla all'inaugurazione al Mann della mostra dedicata al grande artista

Avrebbe compiuto 80 anni oggi, Lucio Dalla, l'uomo che veniva dal mare e sapeva amare. E certamente sarebbe stato felice di festeggiarli a Napoli, città che sapeva vicina al suo sentire, con il suo golfo dalle mille luci, increspato dalla brezza.  

Sognava di essere napoletano - “La prossima volta voglio nascere qua, essere napoletano a tutti gli effetti, non solo importato”, aveva avuto modo di dire - ma in effetti non si può negare che lo fosse: essere napoletani, napoletani veri, infatti, non è tanto questione anagrafica quanto di capacità di vivere al ritmo del cuore che si trasforma in musica, con l'impeto del mare nel sangue che diventa generosità e passione e ineguagliabili guizzi di genio. Così sono i napoletani e così era Dalla. E un 'espressione napoletana - "te voglio bene assaje" - è al centro di una delle sue liriche più famose, Caruso, nata proprio mentre Dalla soggiornava sul Golfo di Napoli, a Sorrento.

E tocca a Andrea Facchiani, presidente della Fondazione Lucio Dalla, svelare un piccolo particolare: "Quando arrivavamo a Napoli Lucio mi diceva annusa, annusa, non senti che buon odore? Napoli ha l'odore più buono del mondo. Per questo, per il suo 80mo compleanno, la mostra a lui dedicata  non poteva che essere a Napoli".

Per celebrare il grande artista e consacrare il suo legame con la città di Napoli è stata così aperta al Mann - Museo archeologico, alla presenza del Governatore De Luca, la grande mostra-evento inaugurata a Bologna e sostata a Roma, ribattezzata per l’occasione “Lucio Dalla. Il sogno di essere napoletano”. L'esposizione, promossa da MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, e Fondazione Lucio Dalla con Ministero della Cultura, con la collaborazione e il sostegno di Regione Campania e Fondazione Campania dei Festival è organizzata e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare e sarà visitabile fino al 25 giugno prossimo. A cura di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, Special partner Lavoropiù, fa parte delle iniziative “Il MANN per la città” e vede la partecipazione di Archivio Luce Cinecittà con il patrocinio di RAI e la collaborazione tecnica di SIAE Società Italiana degli Autori e degli Editori, Universal Music Publishing Group, Grand Hotel Vesuvio e BIG|Broker Insurance Group. Catalogo Skira editore.

Non è certo impresa facile raccontare in una esposizione cinquant’anni di storia. Ma la mostra è pensata come esperienza immersiva, un vero viaggio visivo e sensoriale chhe riesce a proiettare il visitatore nello straordinario mondo di Lucio Dalla: non solo musicista ma anche attore, scrittore, regista teatrale, amante dello sport e appassionato di motori, danza, opera lirica, pittura, letteratura. Così, attraverso documenti, foto, copertine dei dischi, video, oggetti, abiti di scena, locandine dei film a cui ha partecipato, manifesti, la ricca collezione di cappelli e berretti, sarà possibile scoprire l’intimità di Lucio e vivere la forza della sua anima e musica.

Lucio Dalla. Il sogno di essere napoletano" (Foto ufficiali)

Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: La sua musica, Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Dalla e Napoli, Il cinema, il teatro, la televisione, Dalla e Roversi, Universo Dalla, Il museo Lucio Dalla. La sezione inedita è Dalla e Napoli, dedicata al rapporto tra il cantante e il capoluogo campano, città che inevitabilmente lo ha incantato e grande fonte di ispirazione per le sue canzoni. Dalla apprezzava la folla tra i vicoli, gli odori della cucina, i suoni, le voci, quel dialetto che amava al punto di studiarlo tre ore a settimana per più di dodici anni. Amava gli scorci sul mare, un mare che navigava spesso con la sua barca Brilla&Billy. Aveva un legame profondo con Diego Armando Maradona. Con lui si erano scambiati nel tempo doni e amuleti: il campione gli aveva donato un orecchino che Dalla indossava sempre volentieri e anche la sua maglia della nazionale argentina - esposti in mostra per la prima volta. Dalla invece gli donò un rosario che conservava dai tempi in cui era negli scout, oggetto che Maradona apprezzò moltissimo. Insomma, assieme ai documenti che ci raccontano la vita, l’arte e le passioni, la mostra offrirà allo spettatore l’opportunità di un incontro unico e speciale con l’artista.

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