I segreti del ritratto fotografico nelle immagini dei protagonisti napoletani dello spettacolo
Mostra evento all'Art Garage di Gianni Biccari
Vernissage questo sabato, 28 gennaio, alle ore 17,30 presso la galleria espositiva di Art garage di viale Bognar 21 a Pozzuoli, della mostra "Ritratti connection", del fotografo Gianni Biccari.
Fotografo di scena specializzato nella realizzazione di books per attori, in Ritratti connection Biccari presenta i suoi lavori più recenti, realizzati quasi interamente in studio: intimi, intensi, profondi, mostrano di essere il frutto della connessione magica tra fotografo e artisti come Maria Basile Scarpetta, Benedetto Casillo, Antonello Cossia, Gea Martire, Massimo Masiello, Adele Pandolfi, Nando Paone, Patrizio Rispo, Gino Rivieccio, Antonella Stefanucci, il famoso puparo e cuntista Mimmo Cuticchio, il maggiore interprete brasiliano del Mamulengo Chico Simoes, l’inviato di TGR Campania Ettore De Lorenzo, il giornalista e critico teatrale Giuseppe Giorgio, il presidente dell’Ente Parco Campi Flegrei Francesco Maisto e l’etoile Antonio Colandrea. Accanto, ritratti emozionali e emozionanti di persone che non avevano mai posato davanti a un obiettivo e che mostrano quanto un fotografo professionista possa svelare dell'altro e di sé attraverso uno scatto.
"Questo progetto, interamente realizzato nell’ultimo anno, ha rappresentato un momento di svolta nella mia produzione, prima dedicata quasi interamente alla foto di scena - spiega Biccari - e costituisce un punto di partenza per l’evoluzione di nuovi progetti dedicati al ritratto fotografico". E per sottolineare l'emozione e la genuinità delle impressioni scaturenti dalle fotografie, "l'esposizione, contrariamente alla prassi, non si è avvalsa di una curatela specializzata ma è stata realizzata in proprio, a sentimento…", dice Biccari sottolineando che l'esposizione è dedicata al grande fotografo statunitense delle star (da Marylin Monroe a Audrey Hepburn, da Brad Pitt a Robert De Niro e Leonardo Di Caprio) Douglas Kirkland da poco scomparso che, nel 2017, di Gianni Biccari aveva scritto: “… ho avuto il privilegio di incontrare Gianni nel 2002. Guardando il suo lavoro sento come se avessi già incontrato i soggetti ritratti e mi viene la voglia di stendere loro la mano per salutarli e conoscerli meglio. Attraverso le foto di Gianni sento il calore di ognuno di loro, avverto una chiara connessione tra il fotografo e i suoi soggetti, condizione essenziale per il successo della fotografia di ritratto…”.